di Germana Condò
Dal prossimo 24 maggio entrerà in vigore l’obbligo, contenuto nel più ampio decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in tema di cartelli sui prezzi dei carburanti, di ridimensionare la misura della cifra millesimale nei cartelloni civetta. D’ora in poi sarà più piccola o di colore diverso rispetto alle cifre principali. Tale misura in teoria dovrebbe venire in soccorso del consumatore nell’individuazione immediata dei prezzi del carburante, di conseguenza, essere utile alla sicurezza stradale perché rende più agevole la lettura, riducendo il rischio di distrazione alla guida. Gli altri obblighi stabiliti dovranno essere rispettati in questi termini. Dallo scorso 9 aprile vige l’obbligo per il gestore di esporre solo i prezzi effettivamente praticati, riferiti alla modalità di non servito se prevista, escludendo sconti e promozioni che non possono essere immediatamente verificate dal consumatore. Se è prevista anche la modalità di rifornimento servita, i relativi prezzi saranno esposti su cartelloni separati che indicheranno la differenza in aumento. La ratio della norma consiste nell’evitare che il consumatore sia tratto in inganno dalla pubblicazione disordinata e intermittente di prezzi scontati nei cartelloni, non implicando per questo il divieto di praticare campagne promozionali o di fidelizzazione, da pubblicizzare con diversa modalità. Dal 23 giugno i prezzi dei carburanti dovranno essere indicati sul cartellone secondo un ordine prestabilito dall’alto verso il basso: gasolio, benzina, GPL, metano. Gli obblighi sussistono per tutti, con delle proroghe previste per quegli impianti che per potersi adeguare devono procedere alla sostituzione della cartellonistica esistente. Per loro la decorrenza dell’obbligo sarà il 25 marzo 2014. Nel caso di cartelloni installati o sostituiti nei 24 mesi precedenti, il termine ultimo scadrà il 25 marzo 2015. Impossibile non accennare alle polemiche sui vari blog scatenate dai consumatori, preoccupati del fatto che il ridimensionamento della cifra millesimale, porterà inevitabilmente ad un arrotondamento del prezzo, ovviamente in eccesso e non in difetto. E, in ogni caso, il consumatore in tempi di crisi si è fatto scaltro ed è difficile ingannarlo giocando con i numeri. Il suo bene si farà nel momento in cui i prezzi dei carburanti verranno messi seriamente sotto controllo.