L’epoca dei SUV compatti

 

di Filippo Gherardi

 

Ci troviamo di fronte alla classica mosca bianca, in un periodo come questo in cui segmenti e mercati automobilistici fanno, e continueranno a farlo ancora per un po’, i conti con una crisi economica che ha inghiottito inesorabile tutto e tutti. Stiamo parlando dei SUV compatti, o crossover se preferite, l’unica frontiera a sorridere dell’universo delle quattro ruote, la stessa su cui tutti i più importanti interpreti del mercato stanno investendo fondi ed energie. Una preferenza dettata da criteri estetici, certo, ma anche da una versatilità di utilizzo che fa, quasi sempre, rima con risparmio di soldi per i clienti. “Due macchine in una”, è questo quanto abbiamo detto e sostenuto nelle ultime settimane all’interno, anche, del nostro format televisivo e quanto ci hanno confermato gli stessi rappresentanti dei vari marchi. Un ibrido, in termini di capienza ed utilizzo, che è impossibile non condividere, interpretare e concepire anche da chi, come noi, si riduce al semplice ruolo di addetti ai lavori. I grandi saloni, non solo quelli europei, ne sono pieni e li hanno eletti a grandi protagonisti, le campagne pubblicitarie, televisive ed editoriali, ne esaltano in continuazione ed ogni giorno forme e profili, i nomi (si, i nomi) ne sottolineano varietà ed imprevedibilità. Ecco quindi che la primavera di Peugeot sarà innanzitutto all’insegna della 2008, già presentata al pubblico in occasione dell’ultimo Salone di Ginevra e arrivata ormai a ridosso del suo lancio ufficiale. Renault da parte sua si coccola la Captur, quasi quanto Ford inizia a tessere lodi e prerogative della nuova EcoSport. A loro aggiungete pure Juke per Nissan, Trax per Chevrolet, Mokka per Opel e la C4 Aircross per Citroen. Tante soluzioni per un target di clienti ampio e variegato, che i numeri certificano in costante crescita e che la ridotta disponibilità economica, legata non solo all’acquisto ma anche e soprattutto a tasse e costi di gestione, sembra destinata a far ulteriormente lievitare. Quella che fino a poco tempo fa poteva sembrare soltanto una tendenza ora è da considerarsi, a tutti gli effetti, un’assoluta realtà. La crisi prima o poi finirà, il mercato dell’auto tornerà, seppur lentamente, in una dimensione più consona alla sua tradizione, ma tra tanti anni, ripensando a questo periodo, rimarrà la convinzione di aver vissuto da protagonisti (o spettatori) l’epoca dei SUV compatti.

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