di Flavio Grisoli
Il bisogno di comunicazione dell’ homo tecnologicus non conosce frontiere e anche per quanto riguarda il mercato dell’auto in questo senso stanno nascendo ulteriori novità. Manco a dirlo, negli States: il colosso a stelle e strisce GM ha ufficializzato la stipula (al World Congress Mobile di Barcellona) di una joint-venture con il leader delle comunicazioni AT&T per la fornitura della tecnologia 4G LTE sui nuovi modelli del gruppo (Chevrolet, Buick, GMC e Cadillac) a partire dal 2014. In parole povere, le automobili commercializzate per il momento solo in Nord America saranno dotate di un impianto per la ricezione diretta del nuovo sistema. General Motors ha aggiunto che nei prossimi mesi saranno annunciati anche i nomi di altri operatori e provider che permetteranno la funzionalità del sistema 4G LTE anche su altri mercati, a cominciare dall’Europa. L’impianto per la gestione del traffico 4G LTE verrà integrato nella rete elettrica di bordo e include un’antenna esterna per ottimizzare la ricezione anche in condizioni difficili. Tra l’altro, sarà possibile utilizzare i vari servizi in connessione senza necessariamente possedere uno smartphone. Quali saranno le possibilità di utilizzo? Innanzitutto, le mappe per il navigatore satellitare non saranno più integrate a bordo, ma scaricabili direttamente dal cloud (server) per i tratti di strada che servono; sarà possibile poi ad esempio scaricare o ricevere in streaming ad alta velocità video da diffondere all’interno dell’auto; scaricare applicazioni per il proprio smartphone, oltre naturalmente alle informazioni aggiornate in tempo reale per quanto riguarda il meteo o le condizioni del traffico. Ma che cos’è la rete 4G LTE? In comparazione all’attuale rete telefonica 3G, questa è capace di assicurare una velocità superiore di circa 10 volte e la possibilità di gestire allo stesso tempo il traffico voce e quello dati. In Italia la tecnologia 4G è stata messa a disposizione tramite un bando pubblico nel 2011, e lo Stato ha incamerato attraverso la vendita delle frequenze quasi 4 miliardi di Euro e i quattro principali provider di telefonia sul nostro mercato (Telecom Italia, Vodafone Italia, Wind Telecomunicazioni e 3 Italia) si stanno – lentamente – attivando per metterla a disposizione dell’utenza.