Intervista di Filippo Gherardi
Trascrizione di Germana Condò
Tradizione e punti fermi, ma anche un’attenzione mirata e rivolta, continuamente, al futuro. Con questi presupposti Toyota si è presentata all’ultimo Salone di Ginevra e, soprattutto, di questi aspetti ci ha parlato Massimo Gargano, Presidente Toyota Italia, in questa breve intervista.
Ci illustra le caratteristiche del Rav4 di quarta generazione?
«Rav4 è un prodotto che ha inventato, di fatto, la sua categoria di mercato, affermandosi come il SUV più venduto in Italia. Da quando l’abbiamo lanciato sul mercato, abbiamo venduto più di 180.000 unità. Ora siamo arrivati alla quarta generazione di quello che, proprio in virtù dei numeri succitati, bisogna considerare a tutti gli effetti come un simbolo di Toyota in Italia e nel mondo. Rav4 si rinnova e, allo stesso tempo, mantiene inalterate le sue caratteristiche fondamentali, a partire dalla grande dinamicità, sia su strada che su terreno sconnesso, grazie ad una trazione 4×4 assolutamente efficace, proseguendo con un design ad alta personalità ed innovazioni dal punto di vista tecnologico e della sicurezza, come dimostrano le cinque stelle Euro Ncap. Le dimensioni sono leggermente cresciute, offrendo così un maggior comfort ai passeggeri posteriori ed un vano di carico più ampio, pur preservando comunque la solita versatilità che lo ha sempre caratterizzato».
Tra le novità in esposizione c’è Auris Touring Sports. Come nasce questo modello?
«E’ nata, coerentemente con la strategia di sviluppo della gamma, per ampliare l’offerta della nuova generazione Auris lanciata a gennaio e che sta andando molto bene sul mercato. Parliamo di una station wagon cinque porte compatta, che avrà come punto di forza la tecnologia full hybrid. E’ un modello importante che saprà coniugare varie esigenze ed interpretare quella trasversalità nella ricerca di prodotti nuovi su un mercato in cui abbiamo monovolumi e SUV di tutte le grandezze. Anche la station wagon ha bisogno di reinterpretarsi e la Touring Sports assolve esattamente questa funzione. Sarà lanciata verso la fine dell’anno».
In mostra abbiamo anche due prototipi: FT86 Open Top e i-Road
«Toyota non si caratterizza solo per un particolare segmento o per una data tecnologia ma continua ad investire in più direzioni, con razionalità ma anche con passione. Noi riteniamo che la via della mobilità sostenibile sia percorribile su più fronti: dall’elettrico alle energie rinnovabili, all’idrogeno e all’ibrido, che è la nostra spina dorsale. Per questo proponiamo un modello completamente elettrico, che sperimenteremo per i prossimi tre anni a Grenoble. Per quanto riguarda la versione cabrio della Gt86, si tratta ancora di un concept. Stiamo valutando la sua eventuale produzione anche sulla base del riscontro che riceveremo. Continueremo, comunque, a lavorare sulla tecnologia ibrida, con un approccio orientato a basse emissioni, bassi consumi e rispetto per l’ambiente».
Proprio la Gt 86 è stata premiata con la medaglia d’argento nell’ambito della competizione “Auto dell’Anno”. Vale più questo secondo posto oppure il primo posto ottenuto come marchio più ecologico tra tutte le case automobilistiche?
«Tutti i riconoscimenti hanno il loro valore e il loro senso. Toyota è riconosciuta come marchio green in diverse categorie non solo in termini di emissioni ma, considerando un raggio più ampio, anche come filosofia industriale, dallo sviluppo prodotti alla gestione del processo produttivo. Sono tutte conferme, ma è evidente che per noi siano altrettanto importanti quelle relative all’apprezzamento del prodotto, in questo caso di una vettura originale, in controtendenza rispetto al mercato ed anche coraggiosa, così come lo è stata la scelta dell’ibrido quando il mercato era orientato verso altre tecnologie. Toyota si può considerare l’azienda dell’ibrido ma anche della sportività. Oggi che il mercato va verso l’ibrido, noi abbiamo voluto ridare un segnale di sportività e il riconoscimento su Gt86 ci riconferma la bontà della scelta».