Volvo pensa anche ai pedoni

 

di Flavio Grisoli

 

Per il primo appuntamento di questa rubrica dedicata alla sicurezza e alla tecnologia (non necessariamente correlate, ma se parliamo di sicurezza spesso il progresso tecnologico non può che incrementarla), vogliamo parlare del “pedestrian airbag”, brevettato da Volvo e presentato nello scorso Salone dell’Auto di Ginevra. Si tratta di un airbag esterno, che grazie all’aiuto di sette sensori posizionati nella parte anteriore della vettura, insieme ad un sistema di rilevamento automatico dei pedoni (che rallenta l’andatura dell’auto se non lo fa il conducente), in caso di impatto tra i 20 e i 50 km/h (il range di velocità in cui si verifica oltre il 75% degli incidenti) si apre e copre circa un terzo del parabrezza e completamente la zona dei tergicristalli, insieme alla parte del montante laterale, solitamente molto pericolosa in caso di investimento di un pedone. Il presidente di Volvo Italia, Michele Crisci, ha commentato in maniera entusiastica questo ritrovato tecnologico: «Sì, questa è una cosa di cui andiamo molto fieri, a me piace ricordare che la Volvo negli anni ’70 introdusse la cintura di sicurezza e decise di non registrare questa invenzione industriale per metterla a disposizione di tutte le case automobilistiche, fu un gesto di straordinaria valenza tecnologica e sociale. Oggi Volvo percorre ancora una di queste strade maestre e introduce l’airbag esterno. Un pallone che si gonfia sotto al cofano in caso di urto con il pedone ad una velocità altissima ed accoglie lo stesso evitandogli collisioni sia con la schiena che con la testa alle aree più dure della vettura». Vale poi la pena ricordare che 14 decessi su 100 in caso di incidenti stradali in Europa riguarda pedoni. La cifra scende al 12% negli Stati Uniti, ma sale al doppio in Cina.

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