di Martina Renna
L’abbraccio tra Sam Bird e il patron della Formula E Alejandro Agag, uno scatto che ritrae la decima tappa prima della grande festa sul podio di Zurigo. Questa è la quarta stagione del Campionato FIA di Formula E, dedicato alle monoposto 100% elettriche, con il portacolori inglese di DS Performance che accorcia le distanze dal leader della classifica piloti Jean-Éric Vergne e rilancia la sua rincorsa al titolo 2018 in vista del doppio appuntamento conclusivo di New York (14-15 luglio). Autore di una buona partenza allo spegnimento dei semafori, Bird ha mantenuto la terza posizione nell’arco del primo quarto di gara, per poi cedere alla pressione del Campione del Mondo in carica Lucas Di Grassi (Audi Sport), involatosi solitario verso il suo primo successo stagionale. È in questa fase che il pilota di DS Virgin Racing ha dovuto fare i conti con un leggero deficit di prestazione, vedendosi sfilare anche dal beniamino dei tifosi svizzeri Sébastien Buemi (Renault e.dams) e subendo la rimonta del rivale diretto nella corsa al titolo piloti Jean-Éric Vergne (Techeetah), partito nelle retrovie ma in grado di rimontare oltre dieci posizioni nell’arco dei primi diciannove giri. Proprio allo scadere di metà gara l’esposizione delle bandiere gialle da parte dei commissari e la neutralizzazione della corsa per rimuovere dei detriti presenti lungo il tracciato, con i team impegnati nelle operazioni di cambio vettura previste dal regolamento prima di tornare in regime di bandiera verde nel corso del ventunesimo passaggio. Mettendo a frutto la sua lunga militanza nella categoria “full-electric”, Bird è riuscito a contenere gli attacchi dei compagni di casacca José María López (Dragon Racing) e Jérôme D’Ambrosio fino alla comunicazione della Direzione Gara giunta a poco meno di dieci giri dal termine, che ha sanzionato con un drive-through Evans, Lopez, Lotterer, Buemi e Vergne per non aver rispettato il limite di velocità imposto dal regolamento in regime di “Full Course Yellow”. La classifica ha così subito un ulteriore rimescolamento premiando Lucas Di Grassi quale autentico mattatore della prima competizione motoristica a tornare sul suolo elvetico dopo oltre sessant’anni di assenza, condividendo il podio dell’ePrix di Zurigo con Sam Bird e D’Ambrosio. Un finale rocambolesco che ha visto l’alfiere di DS Performance in Formula E gestire con lucidità le fasi più concitate della gara, accorciando la distanza dalla vetta della classifica piloti a soli ventitré punti in vista del gran finale sull’isola di Manhattan.