di Maurizio Elviretti
Anche la 1000 Miglia 2018 non ha deluso le attese e si è riconfermata entusiasmante. Al termine di quattro tappe avvincenti la coppia argentina Juan Tonconogy e Barbara Ruffini ha vinto la 36° edizione rievocativa di regolarità della celebre gara sull’esemplare Alfa Romeo 6C 1500 GS “Testa Fissa” del 1933. Il pilota argentino, dato tra i favoriti alla partenza, ha posto il terzo sigillo sulla corsa bresciana dopo aver vinto nel 2013 e 2015, allora in coppia con Burdisso. L’equipaggio di Buenos Aires ha avuto la meglio sul duo Giovanni Moceri e Daniele Bonetti, autori di una spettacolare rimonta nella tappa finale, in gara sull’Alfa 6C 1500 SS del 1928, vettura del museo di Arese. Al terzo posto i sempre bravissimi Andrea Vesco e Andrea Guerini, sull’Alfa 6C 1750 SS Zagato del 1928. I campioni uscenti dopo due vittorie consecutive non sono riusciti per poco a centrare il tris, ma va dato atto che hanno fatto una buonissima gara con un recupero notevole nella quarta frazione. Il podio è tutto Alfa Romeo ed è un risultato più che mai celebrativo per ricordare la storica vittoria di Campari-Ramponi sulla 6C 1500 nel 1928. L’alternanza al comando della classica dopo ogni prova speciale nei quattro giorni di gara ha reso l’edizione 2018 più avvincente che mai. Il preannunciato duello tra piloti italiani ed argentini c’è stato, ma le continue variazioni nella posizione di vertice ha reso il confronto tra i top driver molto incerto fino all’ultima prova speciale. Dopo i primi tre del podio è il caso di sottolineare le ottime performance delle copie Fontanella-Covelli su Lancia Lambda della scuderia Classcteam, giunti al quarto posto, e di Belometti-Vavassori su Lancia Lambda Casaro del 1929, quinti assoluti.