di Martina Renna
Il quinto appuntamento della Dakar 2018 si è rivelata a dir poco disastrosa, soprattutto per il pilota francese Sébastien Loeb. I km erano tanti, ma la tappa è stata soprattutto caratterizzata da alcuni tratti più difficili di tutta la gara. Il nove volte campione del mondo dopo decine di chilometri ha involontariamente infossato la sua Peugeot 3008 DKR Maxi in uno strapiombo formato dall’incrocio di due dune. Loeb è rimasto bloccato per quasi tre ore, e dopo i vani tentativi di liberarsi dalla sabbia, i due piloti si sono tolti il casco e guanti per aspettare un mezzo che tirasse fuori la loro Peugeot. L’equipaggio francese è riuscito a riprendere la gara dopo ben 2 ore e 45 minuti. Solamente in seguito, Loeb, è stato costretto ad annunciare il suo ritiro dalla Dakar 2018 a causa dell’infortunio al coccige riportato dal suo copilota Daniel Elena. Svanisce così anche quest’anno il sogno di vincere questa edizione del Rally Raid. Ma per Peugeot la sfida è ancora accesa grazie alla vittoria di Peterhansel, che conclude con con 4′,52″ di vantaggio sulla Toyota di Ten Brinke, mentre Al-Attiyah continua a perdere terreno nella generale anche in questa prova. Il pilota della Peugeot ha regalato alla Casa francese il terzo successo di speciale in questa Dakar, aumentando a dismisura il suo vantaggio nei confronti dei primi inseguitori nella classifica generale. Terzo posto per un’altra Toyota Hilux ufficiale, quella di Giniel De Villiers. Mentre Carlos Sainz, dopo la buona tappa di ieri conclusa al secondo posto, sapeva che la sua posizione di partenza non sarebbe stata agevole, e il madrileno dopo pochi chilometri è stato costretto a fermarsi per ritrovare la strada, perdendo minuti preziosi. Da quel momento non è più riuscito a trovare un ritmo che gli consentisse di recuperare su Peterhansel, accontentandosi così di chiudere la tappa in quarta posizione, a 18’10 dal compagno di squadra. Problemi anche per Nasser Al-Attiyah, che ha portato in quinta posizione la sua Toyota Hilux ufficiale, in cui nella prima parte della prova è stato costretto a fermarsi per cercare di riparare un guasto alla scatola del cambio. Al momento il pilota Toyota sembra l’unico capace di tenere testa all’armata francese, che dopo il ritiro di Loeb non può sbagliare. Nella classifica generale, dopo la quinta tappa, Peterhansel comanda con 31′ di vantaggio sul compagno di squadra Carlos Sainz. Terzo assoluto Ten Brinke, mentre Nasser Al-Attiyah torna in quarta posizione, con De Villiers in quinta. Il nostro Eugenio Amos resiste ancora in settima posizione, con Khalid Al Qassimi che lo precede per qualche minuto. Passando alle due ruote, il pilota ufficiale Honda, uno dei favoriti alla vittoria finale, si era messo da parte dopo la fine della terza tappa nella quale aveva sbagliato strada. Ma durante la gara Barreda ha sfruttato al massimo le sue doti atletiche ed agonistiche, creando un distacco abissale agli avversari. Il pilota spagnolo ha infatti approfittato dell’abbandono di Sunderland e della brutta performance di Van Beveren, portandosi così a casa la speciale con 10’ di vataggio su Matthias Walkner. Benavides è più indietro a 12′,20″, poi c’è Meo, Van Beveren e De Soultrait a circa 15′ di distacco. Solo settimo invece Toby Price. Domani appuntamento con la sesta tappa, dove si lascia il Perù per arrivare a La Paz, in Bolivia. Si abbandona dunque il deserto per prendere la via delle montagne. Si attraverserà inoltre l’Altiplano che obbligherà i concorrenti ed equipaggi adatti per gareggiare all’altitudine di 2500 metri.