di Maurizio Elviretti
Nonostante una grande rimonta, Sebastian Vettel non riesce a rimandare la festa di Lewis Hamilton. Al pilota britannico infatti, è bastato il 9° posto sul circuito di Città del Messico per laurearsi campione del mondo per la quarta volta. Finisce solo 4° il tedesco della Ferrari, dopo il tentativo di raggiungere un 2° posto che sarebbe bastato a guastare i piani delle Frecce d’argento. E’ stato Max Verstappen a tagliare per primo il traguardo, davanti a Valtteri Bottas (Mercedes) e Kimi Raikkonen (Ferrari). Vettel e Hamilton, ‘poleman’ e 3° nelle qualifiche, sono stati protagonisti di una collisione al via che li ha fatti ripartire rispettivamente terz’ultimo e ultimo. Hamilton sale sul tetto del mondo per la quarta volta: come lui solo Alain Prost e il tedesco del Cavallino che oggi ha tentato di fermarlo. Meglio di loro tre, solo Michael Schumacher (7 titoli) e Juan Manuel Fangio (5). Il via è di quelli di cui se ne parlerà a lungo. Vettel, Verstappen e Hamilton sono scattati bene, ma in fondo al lungo rettilineo è transitato primo l’olandese della Red Bull, al solito scatenato. Vettel si è difeso, ma nel contatto tra le due monoposto, Seb ha perso velocità e Hamilton ne ha approfittato per affiancarlo e superarlo. Ma nella successiva curva a destra la Ferrari del tedesco ha rotto il musetto contro il retrotreno di Verstappen che chiudeva la traiettoria, per finire poi contro la ruota posteriore destra di Hamilton, che si è forata. Ne è seguita una sosta obbligata per Seb per cambiare gomme e musetto, e per Lewis per cambiare le gomme. La gara dei due protagonisti è dunque partita in gran salita. La direzione gara non ha ravvisato irregolarità e così la gara è proseguita senza altri sussulti. Vettel ha iniziato la sua rimonta scavalcando in successione le Sauber, la Haas di Grosjean e poi la Williams di Massa. Col brasiliano Seb ha rischiato un’altra collisione, ma alla fine è riuscito a sfilare la sua rossa, lamentandosi parecchio via radio. Il 4 volte iridato ha raggiunto la zona punti al 26° giro. Più problemi, invece, per Hamilton, che per raggiungere i box con la gomma afflosciata aveva perso tantissimo tempo. Doppiato da Verstappen e Bottas, è riuscito a raggiungere il gruppo molto dopo e ha potuto iniziare i sorpassi in ritardo. Al 33° giro il ritiro di Hartley col motore in fiamme ha fatto dispiegare la Virtual Safety Car e quasi tutti ne hanno approfittato per cambiare le gomme, inclusi Hamilton (che ha messo le supersoft) e Vettel (che ha montato le ultrasoft). Tutto il resto della gara è stato un osservare i due rivali per il titolo nel loro tentativo di rimonta, in particolare quello di Vettel, che sarebbe dovuto risalire fino al 2° posto per tenere aritmeticamente aperto il campionato. Seb si è liberato ancora di Alonso, Magnussen, Perez, Stroll e Ocon, giungendo in quarta posizione a 23 secondi da Raikkonen al 59° giro, troppo poco per l’aritmetica. Hamilton è invece risalito fino al 9° posto, con un bellissimo duello finale con Fernando Alonso. Sotto la bandiera a scacchi festeggia Verstappen, ma soprattutto per Lewis Hamilton, da oggi il pilota britannico con più titoli iridati della storia della Formula 1. “Sinceramente, non sto neanche realizzando di aver vinto il quarto titolo. C’è solo l’energia da parte delle persone attorno a me –dichiara Hamilton- ma ci vorrà del tempo per metabolizzare tutto. Sono incredibilmente grato quando penso a ciò che è successo quest’anno e che tutto doveva essere a posto per produrre questo risultato. Non ce l’ho fatta da solo, ci sono oltre mille persone a Brackley e Brixworth che hanno creato questa bestia in grado di sfruttare al meglio le mie abilità. Ho ricevuto così tanto supporto da tutto il mondo e voglio ringraziare tutti coloro che hanno creduto in me”. Poi sulla gara: “Non è andata come avrei voluto, non ho capito bene cosa sia successo nelle battute iniziali, poi ho cercato con tutto me stesso di rimontare. Viva il Messico! Voglio ringraziare tutti quelli che sono venuti qui per sostenerci, hanno reso questo weekend speciale, i fans messicani sono i migliori del mondo creano un’atmosfera incredibile. Sono stati cinque anni incredibili in Mercedes, sono orgoglioso di far parte di questa storia. Dopo il quarto titolo, adesso voglio il quinto”. Parole amare e di delusione invece quelle del ferrarista Sebastan Vettel: ““Ho lottato con tutto quello che avevo, ma la gara si è complicata con la sostituzione dell’alettone e non è stato facile. Speri sempre che succeda qualcosa, ma quando ho tagliato il traguardo, è stata dura. Rendersi conto che non puoi diventare campione del mondo non è facile. Non ho molte parole per me né per i tifosi. È bello vedere che abbiamo tanto appoggio da parte loro, però dobbiamo accettare che è finita. So che abbiamo uno spirito incredibile e il miglior team, però non abbiamo raggiunto quello che volevamo e dobbiamo guardare al futuro: dobbiamo accettare il presente e guardare avanti”.