di Maurizio Elviretti
Ferrari annuncia oggi i suoi risultati preliminari consolidati, più che positivi, relativi al quarto trimestre 2016 e al 2016 nel suo complesso. L’utile netto è pari a 400 milioni di euro, +38% sul 2015, mentre l’utile netto adjusted è in aumento del 37,1%, a quota 425 milioni di euro. Così, la società del Cavallino intende distribuire 0,635 euro per ogni azione ordinaria, corrispondente alla distribuzione complessiva agli azionisti di 120 milioni. Nel 2016, i ricavi netti sono stati pari a 3.105 milioni, con un incremento di 251, corrispondenti al +8,8% (+9,4% a cambi costanti) rispetto al 2015. I ricavi da automobili e parti di ricambio (2.180 milioni), in particolare, hanno registrato un incremento del 5% rispetto all’esercizio precedente, grazie all’aumento dei volumi della 488 Gtb, della 488 Spider, della F12tdf, dei modelli recentemente lanciati GTC4Lusso e LaFerrari Aperta, della FXX K non omologata, del modello “in edizione limitatissima” F60 America, oltre che per il maggior contributo del programma di personalizzazioni e dall’aumento dei prezzi dal quarto trimestre 2016. Nel 2016, inoltre, le vetture consegnate hanno raggiunto le 8.014 unità, con un incremento di 350, pari al +4,6% rispetto all’esercizio precedente: il risultato è stato trainato da una crescita del 5% delle vendite dei modelli a 8 cilindri (V8), guidata dal “successo” sia della 488 Gtb che della 488 Spider. Al 31 dicembre 2016, così, l’indebitamento netto industriale di Ferrari è sceso da 797 milioni (al 31 dicembre 2015) a 653 milioni di euro. Guardando alle prospettive, per il 2017 il gruppo di Maranello stima consegne per 8.400 unità, incluse le supercar; ricavi netti di 3,3 miliardi; un adjusted Ebitda di 950 milioni, un indebitamento industriale netto di 500 milioni, “inclusa una distribuzione ai possessori di azioni ordinarie ed esclusi potenziali riacquisti di azioni”.