Ford S-Max: la prova

 

di Valerio Verdone

 

La S-Max ha sempre rappresentato qualcosa di diverso nel panorama delle auto tutto spazio, e lo dimostra il suo stile originale e, soprattutto, una guidabilità che strizza l’occhio a quella delle berline piuttosto che ai veicoli da famiglia. Ebbene, anche la nuova generazione di questa vettura conferma le medesime caratteristiche, ma diventa ancora più esclusiva per via dei nuovi contenuti, ed anche più pratica, perché in fin dei conti, avere tanto spazio a disposizione vuol dire anche sfruttarlo senza compromessi. Squadra che vince non si cambia, e così la S-Max è rimasta immutata nelle dimensioni, anche l’aspetto è molto simile a quella precedente, ma se si guarda bene si scopre che il frontale ha guadagnato la nuova calandra in stile Aston Martin delle ultime Ford, che i gruppi ottici anteriori e posteriori sono nuovi, e che la vetratura laterale risulta più sottile. Comunque, nonostante le apparenze, l’auto è tutta nuova, con il pianale che deriva da quello della Ford Mondeo, e quindi si basa su una nuova piattaforma. Oltre tutto, arrivano anche i cerchi da 19 pollici, e questo rende l’insieme più sportivo. Anche all’interno le cose cambiano, e in meglio, i materiali migliorano ulteriormente di qualità, la strumentazione diventa virtuale, per via di un display LCD da 10 pollici, e le voci da consultare sono veramente tante, al punto che ci vuole un attimo di dimestichezza per avere davvero tutto sotto controllo. Al centro della plancia, che presenta meno pulsanti, arriva lo schermo touch da 8 pollici che ha determinato anche il cambiamento di design delle bocchette d’areazione, ora verticali, e che è diviso in 4 aree (telefono, navigatore, multimedia, climatizzatore) e si avvale di pratici comandi vocali. Infatti, è sufficiente pronunciare una parola precisa per accedere, ad esempio, ai comandi del climatizzatore. Lo spazio è sempre ampio, ma la seconda fila di sedili, più alta rispetto al modello precedente, offre ai passeggeri posteriori una maggiore visibilità. Il bagagliaio è immenso, ed offre una capacità di carico che va dai 700 litri fino a 2020 litri. Sotto il cofano troviamo un motore 2.0 TDCi che, nell’esemplare della nostra prova, eroga 180 CV, ed è accoppiato al cambio automatico Powershift. Si tratta di un mix interessante, visto che il congegno in questione, oltre a rendere semplici le operazioni di guida nel traffico, offre anche un contributo quando si ricercano le prestazioni, soprattutto in ripresa, dove aiuta non poco nel ritrovare lo spunto. Le prestazioni, considerata la mole ed il peso in gioco, sono brillanti, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in 9,6 secondi ed una velocità massima di 205 km/h. Contenuto il consumo dichiarato, che si attesta sui 5,4 l/100 km. Interessanti le nuove tecnologie, come i dispositivi che aiutano il guidatore ad evitare pericolosi impatti, il portellone che si apre automaticamente, ed il limitatore di velocità intelligente che adegua l’andatura ai limiti vigenti sulle strade che l’auto si trova a percorrere. Al volante si ha una grande sensazione di sicurezza, anche se bisogna prendere la mano, e soprattutto fare l’occhio alle dimensioni importanti, in particolare quando ci si trova nel traffico cittadino. Una volta prese le misure, la guida risulta fluida e confortevole, e persino divertente tra le curve, dove la S-Max regala un buon appoggio ed uno spunto interessante. Alla fine, si apprezza nei lunghi viaggi dove la posizione di guida alta e l’assetto, ben bilanciato e poco affaticante, contribuiscono a rendere gli spostamenti particolarmente gradevoli. Il prezzo è commisurato ai contenuti e, per la versione Titanium, con cambio automatico, parte dai 38.000 euro.

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