di Federico Gianandrea de Angelis
La collaborazione tra Shell, colosso petrolifico, e la Gordon Murray Design era nata già sei anni fa ma solo ora è venuta alla luce la loro prima creatura: la Shell Car, prototipo di city car ecologica. Nata sulla base della T.25 di Gordon Murray, la concept car che prende il nome di Shell Project M è stata pensata per avere dei consumi di carburante veramente minimi e per far vedere quanto sia concreta ormai la possibilità di utilizzare le ultime innovazioni tecnologiche. Questo prototipo a tre posti misura solamente 2,5 metri di lunghezza e 1,35 di larghezza, e con un raggio di sterzata di appena sei metri fa dell’agilità una delle sue principali caratteristiche; per costruirne la carrozzeria è stata utilizzata fibra di carbonio riciclata e in realtà tutti i componenti sono in materiale riciclabile. Inoltre, attraverso la tecnologia iStream sarà possibile produrla in serie spendendo un quarto del tempo solitamente necessario per una normale autovettura. Il peso è molto contenuto, 550 kg, il coefficiente aerodinamico è di 0,29 e tutto ciò, insieme ad un motore tre cilindri a benzina di 0,66 litri ottimizzato dall Geo Technology, permette di avere un consumo di 2,64 l/100 km alla velocità di 70 km/h: il risultato è una percorrenza di quasi 38 km con un solo litro. Adottando degli speciali lubrificanti Shell che riducono gli attriti, secondo dei test condotti sul veicolo, si possono tagliare i consumi del 5% e di 4,67 g/km le emissioni di CO2. La velocità massima sarebbe di 158 km/h ma è stata limitata a 145 mentre l’accelerazione da 0 a 100 è di 15,8 secondi; la trazione è di tipo posteriore ed il cambio è un sequenziale a cinque rapporti. Per ora è solamente un prototipo, ma chissà se presto sarà possibile vedere in produzione ed in commercio una Shell Car.