La guida autonoma e l’incognita inquinamento

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Guida autonoma: discussa, studiata, agognata. E se questo grande passo verso il futuro si rivelasse nocivo a livello ambientale? A sollevare il quesito è stata l’Università di Leeds e Washington che con una ricerca ha puntato le luci sui possibili problemi che potrebbero sorgere a causa di un maggior utilizzo delle vetture proprio dovuto alla possibilità di guida autonoma. Stando infatti ai singoli dati, le vetture che non hanno bisogno di un conducente permetterebbero di ridurre i consumi da 0 al 20%, la distanza minore tra le auto permetterebbe invece un risparmio aerodinamico tra il 4 e il 25% e migliorerebbe anche il traffico che diventerebbe più scorrevole beneficiando ancora del minor numero di incidenti che porterebbe alla creazione di auto più leggere. Eppure, la possibilità di utilizzare la macchina senza guidarla e concentrandosi invece su altre attività (leggere, parlare al telefono, lavorare) porterebbe a un suo utilizzo sempre maggiore rispetto ad altri mezzi, come treno o aereo, addirittura la percentuale è prevista tra il 5 e il 50%. Inoltre anche le persone che ad oggi non hanno la possibilità di guidare (anziani, ragazzi senza patente, disabili) potranno utilizzare le driverless car e va considerata anche la presenza a bordo di apparecchi come tv e computer che fanno aumentare ancora i consumi.

 

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