di Delfina Maria D’Ambrosio
Distrazione alla guida: se ne parla tanto, anche si può e si deve sempre fare di più. Eppure le cattive abitudini degli automobilisti sono dure a morire. Lo conferma l’indagine condotta dal Virginia Tech Transportation Institute. Fulcro dello studio le telecamere montate su più di 3500 auto di volontari che hanno monitorato ben 55milioni di km di percorrenza evidenziando, così, le principali fonti di distrazione. Il primo, importante, dato da segnalare è che nel 52% del tempo passato alla guida il conducente è distratto da qualcosa o qualcuno. L’utilizzo del cellulare aumenta di 3,6 volte il rischio di incidente, segue l’armeggiare con la radio o con il condizionatore. Guidare sotto effetti di alcolici, ovviamente, è la condizione più pericolosa con un aumento del rischio di 36 volte. Un comportamento che invece diminuisce la possibilità di incidente fino a dimezzarla è interagire con il bambini sul seggiolino.