di Maurizio Elviretti
Un SUV da 7000 euro. Pura fantasia? Neanche per sogno. Infatti, con tutta probabilità, sbarcherà nei prossimi mesi in Europa e in Italia un nuovo city crossover dal prezzo incredibile. Parliamo della versione EMEA del Kwid, veicolo Renault prodotto per il mercato indiano, dove è commercializzato ad un prezzo di circa 3500-4000 euro. Il Kwid è inseribile nel segmento A ed è l’erede diretto del Kwid Concept presentato lo scorso anno al Salone di Nuova Delhi, prima concept car presentata fuori dall’Europa dal gruppo internazionale. Basato sulla piattaforma CMF-A, comune a Renault e Nissan, da un lato la nuova Kwid ha le dimensioni tipiche della citycar: 3,68 metri di lunghezza e 1,58 metri di larghezza, ma dall’altro ha caratteristiche tipiche del suv, come l’altezza da terra, superiore a quella delle citycar (18 centimetri), gli archi neri, rinforzati e squadrati dei passaruota e la modanatura nella parte inferiore delle porte. Lateralmente si notano poi alcuni tratti tipici delle ultime Renault, in primis il profilo delle fiancate lievemente concave. Internamente il design è pulito ed essenziale, i materiali sobri e lo spazio sfruttato al massimo, tanto da avere l’omologazione per cinque posti. A livello estetico, la plancia esalta l’orizzontalità delle linee ed è apprezzabile l’integrazione del sistema multimediale e di navigazione. Ancora sconosciuta la gamma dei motori, ma con ogni probabilità si dovrebbe puntare sul benzina 1.0 da 90 Cv, più potente dello 0.8 da 57 Cv commercializzato in India. Al centro c’è il touch-screen da 7″ con MediaNav, Bluetooth e ingresso USB, la chiusura è centralizzata, con apertura e avviamento keyless e gli alzavetri anteriori sono elettrici. Di serie anche fendinebbia, airbag, ABS e ESP e frenata d’emergenza. Allo stesso modo, non è ancora chiaro sotto quale brand arriverà in Europa il Kwid. L’ipotesi è che Renault stia puntando ora su una versione con brand Dacia da vendere in Europa e da far produrre, probabilmente, in Russia per compensare il rallentamento della produzione locale per la crisi di quel mercato.