Clio Duel 2: la prova

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Nata nel 2012 dando vita ad un nuovo corso per il design Renault, Clio è una vettura apprezzabile per lo stile, per i contenuti tecnologici e per le personalizzazioni, elementi che l’hanno fatta diventare la straniera più venduta nel nostro paese con quasi 110.000 immatricolazioni solo dopo il lancio della nuova generazione. Da ottobre ha acquisito tratti ancor più distintivi con l’introduzione della Duel Collection, la prima collezione fashion di serie limitate che tanto nel nome quanto nei contenuti esprime la duplice anima della gamma; questa versione creata esclusivamente per l’Italia, per rimanere a stretto contatto con il mondo della moda è stata infatti lanciata sul mercato con un progetto realizzato in collaborazione con la School of Fashion dell’Istituto Marangoni. Nata sulla base dell’allestimento top di gamma Zen, Clio Duel e Duel 2 risultano ancor più ricche e complete nell’equipaggiamento, e sono disponibili sia nelle versioni berlina che Sporter, la prima caratterizzata da forme sensuale e uno stile chic, la seconda da linee decise ed un animo dinamico. Nel nostro caso, abbiamo provato l’alto di gamma della collezione, la Duel 2 con carrozzeria Sporter, che fornisce una dotazione completa e confortevole. Rispetto ad una Duel “normale” (che già di suo fornisce parking cam, fendinebbia, volante in pelle, profili e dettagli esterni cromati), la Duel 2 ha in aggiunta tra i suoi equipaggiamenti di serie i cerchi in lega 17” diamantati Black, i privacy glass, la soglia della porta e del portellone posteriore Renault (questa solo nella versione Sporter); oltre al nero Etoilè che colorava il modello da noi testato, sono disponibili altre quattro tinte per gli esterni: marrone Wengè, grigio Cassiopea, grigio platino e bianco avorio. Sempre esternamente, la Duel 2 è facilmente riconoscibile per le personalizzazioni Diamond, un motivo ispirato alle forme geometriche e alla brillantezza della preziosa pietra, che si trovano sui retrovisori esterni, su profili e modanature interne delle portiere e sugli aereatori; inoltre, e solo a richiesta, la personalizzazione Diamond è anche disponibile sulla carrozzeria berlina per il tetto con Stripping. Nonostante la Sporter sia più lunga di 20 centimetri rispetto ad una tradizionale Clio, rimane comunque accattivante nella linea, mentre per quanto riguarda il passo e l’abitabilità tutto è rimasto invariato, con qualche centimetro di spazio guadagnato per la testa. A livello di capacità, invece, la coda più lunga ha fatto crescere il baule di 58 litri (358 contro i precedenti 300), ai quali se ne possono aggiungere 85 del doppio fondo, con il vano che può essere ulteriormente ampliato abbattendo gli schienali dei sedili posteriori e anche quello del passeggero in caso di oggetti molto lunghi. Per ciò che riguarda la dotazione interna, sono da citare le sellerie in pelle riscaldabili, il climatizzatuore automatico, il pomello del cambio in alluminio, l’accensione automatica dei fari, i sensori per la pioggia e il sistema R-Link Evolution DAB con cartografia Italia. Maneggevole e sicura in curva, questa familiare compatta garantisce una guida piacevole anche grazie alle sospensioni non cedevoli e molto efficaci su terreni sconnessi, e nonostante la lunghezza totale di 427 centimetri non dà alcuna difficoltà nei tratti urbani, merito della buona risposta di sterzo e freni. La Clio Duel 2 da noi provata montava sotto al cofano un motore diesel 1.5 da 90 cavalli, in grado di spingerla fino a 180 km/h, supportato dal cambio automatico a sei rapporti EDC che come ormai si sa è disponibile su tutta la gamma Renault; in alternativa è possibile avere i benzina 0.9 TCE nelle potenze di 90 e 120 cavalli, tutti Euro 6 così come lo è anche il diesel di cui sopra. Nel nostro caso è stato testato un modello che dal concessionario ha un valore di 23.000 euro, ma i prezzi di partenza per la Clio Duel 2 sono di 17.900 euro per la berlina e di 18.400 euro per la Sporter.

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