Alfa Romeo: si torna in pista?

 

di Maurizio Elviretti

 

Dopo svariati anni fuori dal circus della Formula 1, Alfa Romeo medita un clamoroso ritorno in pista. L’ultima apparizione come fornitore di motori risale al lontano 1987, quando interruppe il rapporto con la Ligier a pochi giorni dall’inizio del mondiale. “E’ incredibile come il marchio Alfa Romeo resti nel cuore della gente. Stiamo pensando a un suo ritorno, come nostro competitore, alle corse, alla Formula 1″. Queste le dichiarazioni di Sergio Marchionne numero uno della Casa di Maranello, che apre così ad un possibile ritorno. Più che alla F1, però, Marchionne potrebbe pensare a campionati come quello Turismo oppure a gare stile 24 Ore di Le Mans.
”E’ importante che l’Alfa Romeo torni”, ha continuato a il presidente. Le uniche vittorie della scuderia sono datate 1950 con la 158 e 1951 con la 159 di Juan Manuel Fangio. Un suo rientro in posta sarebbe positivo: “Sarà un competitore in più”, ha continuato. E se il Biscione punta al magico ritorno, dall’altra parte è proprio la Ferrari che pensa all’addio. Per il momento, però, niente allarmismi: “Che la Ferrari lasci la Formula 1 è un’ipotesi possibile, ma molto improbabile. Se non ci vogliono noi ce ne andiamo”, ha sentenziato. E senza mezze misure Marchionne ha poi continuato la provocazione parlando anche delle nuove regole e della questione relativa alla fornitura di motori ai piccoli team. “Se vogliono trasformare la F1 in Nascar possono fare a meno di noi”. Poi per il prossimo anno: “Fare i conti a dicembre non serve a nulla, servono i risultati in pista. Dovremo lavorare molto, poi al primo Gp della stagione, in Australia, vedremo se avremo colmato il gap con le nostre dirette concorrenti come Mercedes e Red Bull. L’accordo con Red Bull per i motori? Sarebbe stato pericoloso per la competitività della Ferrari”, ha dichiarato.
Infine, una battuta sul nuovo pupillo di casa Ferrari, Sebastian Vettel. Arrivato quest’anno, il quattro volte campione del mondo ha fin da subito portato risultati, guadagnandosi stima e rispetto da parte di tutto il team. Il paragone? Quello con Alonso, con una frecciatina allo spagnolo: “Dopo cinque anni a Maranello, Fernando è andato via meno ferrarista di quanto lo fosse Sebastian Vettel quando è entrato”.

 

 

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