di Maurizio Elviretti
Dopo appena qualche ora dall’inaugurazione, possiamo tranquillamente dire che il nuovo concept lanciato da Mazda sarà il re del Salone di Tokio 2015. Lunga 4 metri e 39 centimetri, larga 192 centimetri e alta 1 metro e 16, la Mazda RX-Vision ha un passo di 2 metri e 70, poggia su cerchi da 20 pollici con gommatura differenziata (245/40 R20 davanti, 285/35 R20 dietro) e manda in campo un design affascinante. Le linee morbide della fiancata sono plasmate intorno alla meccanica. Superfici scavate e piene si alternano agli spigoli netti, mentre il muso è inequivocabilmente Mazda. La calandra evolve il concetto visto su altre show-car, da ultima Mazda Koeru, e i profili non sono più cromati bensì bruniti. Fari appena accennati, ma osservando meglio si ritrova un “sopracciglio” a led creato da un taglio sulla carrozzeria e va a ricordare in parte – quella zona davanti al passaruota – le linee dei gruppi ottici di RX-8. Non trapelano dettagli sul rotore del Wankel, si vocifera che la versione di serie avrà qualcosa come 300 cavalli e saranno assicurati abbinando il rotativo a un turbocompressore o un’unità elettrica, sebbene quest’ultima appaia meno probabile. Prospettive future, ancora da chiarire. L’interno della coupé due posti è essenziale, come piace a chi ricerca la perfezione e l’appagamento alla guida. Tre elementi circolari per la strumentazione, tutti accattivanti perché trattati in modo da dare l’idea di essere ricavati dal pieno (magari saranno davvero così), finitura ripresa dalle razze del volante, dal devioluci e dalla leva e cornice del cambio. Ampio e alto tunnel rivestito in pelle, così come la plancia. Potrebbe tornare sul mercato nel giro di 2 o 3 anni, per competere con le altre coupé emozionali, a partire da Porsche Cayman, ma vantando l’unicità del Wankel.