Umberto Guidoni sul contrassegno digitale: “Si tratta di una rivoluzione culturale”

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Il 18 ottobre 2015 è stata una giornata importantissima per il mondo assicurativo, da quella data non vi è più l’obbligo di esporre il tagliando assicurativo sul parabrezza del proprio veicolo. Grazie a un database è, infatti, possibile controllare la presenza dell’assicurazione semplicemente attraverso la targa. Una novità che sembra poter portare notevoli vantaggi, per conoscere quali saranno i possibili risvolti Professione Motori ha intervistato Umberto Guidoni, Responsabile Servizio Auto ANIA che ci ha spiegato: “Io la definirei una rivoluzione culturale, la tecnologia ci ha permesso di fare in modo che il controllo sul pagamento della polizza e quindi sull’esistenza di un’assicurazione che copre il veicolo possa avvenire attraverso l’abbinamento tra la targa e una banca dati che viene gestita da ANIA insieme alla motorizzazione, in questo mido in tempo reale si può sapere se il veicolo è assicurato e se non lo è scatta una sanzione pesante che va da 800 a circa 3000 euro ma anche la perdita veicolo che viene sequestrato fin quando non si paga l’assicurazione come previsto dalla legge. Noi abbiamo stimato che circa 4 milioni di veicoli circolano senza assicurazione, l’evasione assicurativa è un fenomeno grave perché in caso di incidente ci si trova una controparte che non può risarcire i danni e si deve quindi ricorrere a un fondo vittime della strada che viene finanziato con una quota del premio e più sono i veicoli che non pagano l’assicurazione più sarà necessario finanziare questo fondo e  più aumentano per tutti i cittadini onesti i costi della polizza.Il tagliando – ha proseguito Umberto Guidoni – avrà un valore esclusivamente informativo quello che per la legge deve essere portato è il certificato di assicurazione o il contratto che farà fede in caso di disfunzione con la banca dati o in caso di incidente per lo scambio di dati tra le controparti”. Quanto ai possibili risparmi ha spiegato: “Deve essere considerato che ci sono stati degli investimenti importanti, rimane molto da fare nella dematerializzazione ma le compagnie continuano a interloquire anche con pezzi di carta notevoli con i propri assicurati, comunque se si riuscirà a combattere in maniera efficace e efficiente il mancato pagamento dell’assicurazione e se ci sarà un risparmio dei costi le compagnie lo ribalteranno su premi più bassi come hanno sempre fatto. Ci tengo a sottolineare che manca ancora una norma molto importante. Noi aspettavamo la modifica al Codice della strada che avrebbe reso le telecamere della ZTL, i tutor e gli autovelox idonei a verificare se un veicolo è assicurato o meno, il controllo immediato da remoto è un deterrente fortissimo al mancato pagamento dell’assicurazione. La mancanza di questa norma, che è davvero una banalità perché basterebbe fare una piccola modifica a un articolo del Codice della strada, rende meno efficace tutta l’operazione che stiamo facendo con la dematerializzazione del contrassegno”.

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