di Federico Gianandrea de Angelis
L’obiettivo del Gruppo PSA è arrivare ad avere una gamma composta da 6 modelli diversi entro il 2020, la strada per raggiungerlo è quella giusta, e lo step da completare ora è quello di mettere in produzione la prossima ammiraglia DS già nel 2018. Per farlo, sono stati investiti già oltre 400 milioni di euro per “ristrutturare” il sito di produzione di Mulhouse e fornirlo della catena di montaggio adatta a fornire la nuova piattaforma modulare EMP2, quella pensata tanto per la prossima ammiraglia quanto per i modelli futuri dei semgmenti C e D. Ma torniamo alla macchina, oltre all’utilizzo della piattaforma appena citata abbiamo ancora poche certezze, quindi useremo il condizionale: il nome finale dovrebbe essere DS 8, mentre il design riprenderebbe le linee di tre diversi modelli, ossia la concept DS9 vista al Salone di Pechino nel 2009, la Divine DS e la storica DS creata nel 1955. Lunga cinque metri, sotto al cofano dovrebbero esserci motori benzina e diesel turbo a quattro cilindri, senza escludere la possibilità della presenza di un propulsore ibrido in cui componenti elettriche e termiche collaborerebbero per la trazione integrale. Per arrivare al massimo del lusso, sulla DS 8 potremmo trovare interni con inserti in granito, sospensioni super tecnologiche e dotazioni pari a quelle di auto del livello della Audi A6. L’ingresso sul mercato, almeno quelli cinese e mediorientale, è previsto per il 2018, mentre si vorrebbe arrivare nelle concessionarie europee entro il 2020.