di Maurizio Elviretti
Al Salone di Ginevra 2015 si era presentata come Aston Martin Vantage GT3, reinterpretazione in serie limitata a 100 unità dell’esperienza su pista accumulata dal marchio alato. Ora è diventata Vantage GT12. La decisione di rinominare la vettura sarebbe stata presa per evitare un lungo e costoso contenzioso legale, con la Porsche, sull’utilizzo dell’acronimo GT3. Si era infatti diffusa una notizia sul disappunto della casa Tedesca, e di eventuali conseguenze legali. Secondo quanto emerso, Porsche avrebbe rivendicato i propri diritti sul nome, mentre il marchio alato avrebbe fatto presente come esso si riferisse a una specifica categoria di auto da corsa e fosse già stato utilizzato su altre vetture non marchiate Porsche: come ad esempio la Lotus Esprit GT3 o la Bentley Continental GT3 R. Il costruttore britannico, dunque, ha ribattezzato la sua speciale sportiva come Vantage GT12, rendendo noto il cambiamento sia sul proprio sito web sia attraverso la presentazione video della vettura. La sportiva, come già indicato in precedenti articoli, è caratterizzata da un design filante ed elaborato, spinta da un poderoso motore V12 da 6.0 litri. Un propulsore in grado di sviluppare 600 cavalli (441 kW) e 625 Nm di coppia, a cui è associato un cambio manuale automatizzato a sette rapporti. Scatto da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi e velocità massima di 297 km/h. La Aston Martin Vantage GT12 presenta forme robuste e sportive, evidenziate da alcuni elementi come i paraurti modificati, i parafanghi maggiorati, le minigonne laterali, marcati anche dalla vernice arancione. Questa spicca sul colore bianco della carrozzeria, e lo stile esterno è valorizzato anche da altri particolari: uno splitter ancorato al frontale, un cofano in fibra di carbonio, un’imperiosa ala posteriore e un diffusore.