di Leonardo Frenquelli
C’è tanto futuro al Salone di Shangai di quest’anno. Nello stand Chevrolet, è di scena una vettura che sembra uscita da un libro di Asimov, una sintesi di tecnologie nuove che rendono quasi inutile l’essere umano. Se la tecnologia è tesa a semplificare al massimo la vita quotidiana, il concept di cui stiamo parlando ne è una perfetta rappresentazione. Sotto ai riflettori c’è la Chevrolet – FNR, una vettura a guida autonoma che sembra uscita dal miglior film fantasy, tanto è avanguardistica. Si tratta ovviamente di un concept ma le caratteristiche racchiuse dalla FNR sono eccezionali e molto interessanti: ovviamente elettrica ad impatto ambientale zero, ha un motore singolo per ciascuna ruota e la batteria ricaricabile per induzione, senza la necessità di un cavo. Il mercato odierno sta vedendo le presentazioni di molti progetti per auto che non necessitino di un vero e proprio pilota e Chevrolet non è voluta essere da meno. Prodotta in Cina dal Pan Asia Technical Automotive Center, è frutto della joint-venture tra la casa di General Motors ed il gruppo SAIC Motor (Shangai Automotive Industry Corporation), riconosciuto come il terzo brand motoristico più grande di Cina. La guida autonoma è resa possibile da una serie di sensori radar posizionati sul tetto del veicolo che, ovviamente, rendono il passeggero costantemente in grado di conoscere la propria posizione e la situazione urbanistica che lo circonda. All’interno della FNR è compreso lo “Chevy Intelligent Assistant”, una vera e propria intelligenza artificiale che sarà in grado di consigliare i migliori itinerari in virtù degli impegni del passeggero, sempre con un occhio al risparmio energetico e con la possibilità di passare alla guida manuale con un semplice comando gestuale. “Find New Roads”, questo il significato dell’acronimo del concept americano che, anche entrando nell’abitacolo, sembra proprio una nuova via verso il futuro dell’automobile: il design e la tecnologia agli ordini della funzionalità. Dal riconoscimento della retina del passeggero, fino agli interni ispirati all’efficacia logistica degli aerei militari, con sedili che ruotano di 180° per permettere ai passeggeri di interagire tra loro mentre la macchina segue la sua destinazione. Probabilmente ci vorrà molto tempo per vedere una vettura del genere nelle nostre strade, ma di certo con la FNR Chevrolet ha voluto fornire una “summa” delle tecnologie che verranno, di come un “capsula” può cambiare il mercato automobilistico, con l’uomo sempre meno protagonista.