Porsche e Targa Florio: la storia non si dimentica

 

di Leonardo Frenquelli

 

Da sempre, c’è una corsa che lega la Porsche alla Sicilia, che ha segnato la storia della casa tedesca più di ogni altra: è la Targa Florio. Da quando nel 1956, Umberto Maglioli ne vinse la quarantesima edizione a bordo di una 550A RS 1500 spyder, la gara siciliana è stata il luogo più adatto per permettere alle Porsche di svilupparsi e di affinare la loro eccezionale tecnica. Allora, per dare valore ed importanza alle tradizioni, la casa di Stoccarda ha deciso di portare tutta la sua nuova gamma GTS sulle strade delle Madonie, in mezzo a quei tornanti e quegli stretti rettilinei che dal 1906 al 1977 hanno ospitato una delle corse automobilistiche italiane più famose al mondo. C’erano la nuova Boxster, di scena all’ultimo Salone di New York, la Cayman, la Panamera, la Cayenne e la 911 Carrera, ma la padrona di casa era ovviamente la 911 Targa. Presentata al Salone di Detroit del 2014, segna un grande ritorno sul mercato della carrozzeria “Targa”, dopo una lunga pausa durata quasi venti anni. La nuova 911 Targa GTS è tranquillamente definibile come “la sportiva”, a partire dal propulsore 6 cilindri da 3,8 litri che vanta ben 430 cavalli. Un motore del genere, permette una straordinaria percorrenza da zero a cento chilometri orari in soli 4.3 secondi ma la velocità non è l’unica caratteristica di questa Porsche, a dir poco aggressiva. Lo studio dei meccanici tedeschi, ha permesso che fossero coinvolti sistemi di primordine come lo Sport-Chrono, in grado di regolare la reattività del veicolo in base allo stile di guida che si adotta ed un’ampia funzionalità di ammortizzatori e sospensioni. Essendo regolabili elettronicamente, garantiscono alla 911 Targa una duttilità eccezionale, anche sulle Madonie, con tutte le irregolarità ed i dislivelli che ne conseguono. Dagli undici trionfi in Targa Florio, la Porsche ha imparato tantissimo e lo dimostra di volta in volta, stringendo sempre di più quello storico tracciato a tutti i progressi ed i successi della casa tedesca.

Lascia un Commento