A 25 anni dall’ultima apparizione, torna la Citroen 2CV

di Federico Gianandrea de Angelis

Il prossimo obiettivo di Citroen Italia è quello di creare una serie speciale mai esistita, di concretizzare l’idea rimasta in sala parto del grande artista Serge Gevin, colui che ebbe un ruolo quasi fondamentale nella storia della famosissima 2CV. La prima serie speciale di quest’ultima, chiamata Spot, quella con la carrozzeria bianca e arancione che riprendeva i colori classici delle sedie da spiaggia, nacque proprio dall’invenzione di Gevin, allora titolare dell’agenzia Pink e responsabile dell’allestimento degli stand Citroen nella mostre più importanti. Da lì partì un’evoluzione che ancora oggi non si ferma: prima la 2CV Charleston nelle colorazioni nero/giallo, nero/rosso e a doppia tonalità di grigio, poi la Dyane Caban, la Visa Sextan, la 2 CV Dolly e tante altre ancora. Ma la Deuche, abbrevazione di Deux Chevaux (ossia due cavalli), che più Gevin voleva creare non fu mai realizzata, quella che lui voleva così: “Deve essere bianca e gialla. La scocca bianca, i parafanghi gialli, così come il cofano posteriore e la capote. I paraurti devono essere bianchi, come le scocche dei fari (rotondi, mi raccomando), bianchi anche i cerchi delle ruote. Sul bagagliaio c’è il disegno di un salvagente e sulle portiere un cappello da marinaio ed una pipa. Guardandola, si deve pensare al cielo, al mare, al sole, alla gioia di vivere”. Oggi Citroen vuole rendere realtà quel sogno, e proprio con la collaborazione dello stesso Gevin sta lavorando alla produzione, in un unico esemplare, di quella 2CV, partendo dalla base di una vecchia 2CV Club del 1982.

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