di Delfina Maria D’Ambrosio
Non esiste il bene assoluto, anche le grandi invenzioni, tra i tanti vantaggi, portano comunque con sé anche delle controindicazioni. Razionalmente risulta difficile trovare una conseguenza negativa alla guida autonoma, eppure uno studio dell’Istituto di ricerca sui trasporti dell’università del Michingan l’ha fatto, ed è il mal di auto. In condizioni di guida artificiale, infatti, le persone hanno le mani libere e possono portare avanti attività attraverso l’utilizzo di smartphone, tablet e altri dispositivi, come navigare su internet o inviare messaggi, azioni che aumentano la possibilità di avvertire senso di nausea. L’ente che ha condotto lo studio ha fissato la percentuale di persone che potrebbe avvertire questa sensazione tra il 6 e il 12%, spiegando che sarebbe determinata da cause come il conflitto tra stimoli visivi, l’incapacità di anticipare la direzione del movimento e il mancato controllo dei movimenti dell’auto. Le case automobilistiche potrebbero comunque mettere in atto delle soluzioni tese a diminuire questi numeri, come dotare le vetture di vetri più grandi che aumentano il campo visivo, display trasparenti che obbligano il passeggero a guardare davanti a sé e sedili completamente reclinabili.