2014, Toyota regina del mercato

 

di Leonardo Frenquelli

 

Da tre anni a questa parte la corona di marchio più vincente del mercato automobilistico mondiale, è in Giappone, sponda Toyota. Anche nel 2014 infatti, il gruppo nipponico è quello che ha saputo far registrare il maggior numero di vendite nell’arco dei dodici mesi. Sembra passata una vita, ma era soltanto il 2008 quando la General Motors perdeva lo scettro che le apparteneva da più di settant’anni. Dopo il calo dovuto alla tragedia dello tsunami del 2011, la catastrofe naturale che ha recato più danni economici nella storia dell’uomo, Toyota è tornata davanti a tutti nel 2012 e lo è rimasta anche per l’anno appena trascorso. È stata una stagione fruttifera dunque per i giapponesi, così come lo è stata per il gruppo Volkswagen, secondo in questa speciale graduatoria. Con un incremento di vendite oltre i quattro punti percentuali, i tedeschi sono riusciti per la prima volta nella loro storia ad oltrepassare il muro dei dieci milioni di veicoli venduti, superando anche le proprie previsioni: secondo i calcoli del gruppo infatti, un risultato simile non sarebbe dovuto arrivare prima del 2018. Volkswagen, ha ottenuto questi numeri con strategie ben diverse da quelle Toyota:  se i giapponesi hanno puntato forte sul mercato statunitense, quello asiatico e le richiestissime tecnologie ibride, i teutonici hanno invece fatto leva sulla propria influenza nel mercato europeo, rimanendo comunque al passo con le più moderne forme di alimentazione alternativa e soddisfacendo le più diverse richieste dei clienti del “vecchio continente”. Sull’ultimo gradino del podio c’è la General Motors, quel gruppo che qualche anno fa regnava incontrastato e che nel 2014 non è andato oltre il due percento di incremento di vendite. I dati sono positivi dunque, in particolare per Toyota ma in giappone conosco bene il trend che il mercato sta prendendo e sanno perfettamente come, già l’anno prossimo, le posizioni di vertice della classifica potrebbero cambiare. Per il 2015 i nipponici prevedono un leggero calo di vendite e produzione nel mercato interno quindi, tenendo conto della costante crescita di Volkswagen, nel caso in cui i tedeschi mantenessero il livello di incremento, potrebbero, e per alcuni avrebbero dovuto già dal 2014, vedersi superati dalla potenza tedesca, nonostante la maggiore ampiezza dei mercati asiatici.

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