di Leonardo Frenquelli
La Mini è una delle vetture con il maggior numero di appassionati in tutto il mondo. Più di ogni altro modello, è la versione sportiva ad attrarre la maggior attenzione, quella firmata “John Cooper Works”. Stiamo parlando di quella che è stata votata come auto più influente del ventesimo secolo, alla quale si vanno ad aggiungere una dinamicità ed aggressività che la rendono un veicolo ad alte prestazioni. Con la sua presentazione, prevista al Salone di Detroit del prossimo gennaio, va così a completarsi l’ampia gamma della terza generazione Mini. Le differenze rispetto agli altri modelli non riguardano soltanto le prestazioni ma tutto il concetto della vettura che viene così modificata anche nell’assetto, nel design interno ed esterno e, di conseguenza, diventa sogno di un pubblico più specifico ed esigente. C’è poco da fare però, il fulcro di ogni elaborazione è il motore, l’anima vera della macchina. La Mini JCW monterà un propulsore di tutto rispetto con numeri degni delle aspettative, tanto da renderla la più potente mai uscita sotto il marchio britannico: quattro cilindri 2.0 turbo benzina da 231 cavalli, con una coppia di 320 Nm. La velocità massima registrata si attesta attorno ai 246 chilometri orari, mentre la percorrenza da zero a cento in soli 6,3 secondi con il cambio manuale. Sebbene spesso le alte prestazioni possono significare consumi proibitivi, questa JCW si mantiene sui 6,7 litri ogni cento chilometri su tracciato misto, probabilmente anche grazie ai cento chili di peso guadagnati rispetto al modello precedente. Il sistema delle sospensioni è quello della Cooper S ma completamente resettato ed adattato, abbinando cerchi da 17 o 18 pollici e, di serie, il sistema frenante firmato Brembo. Una sportiva a tutti gli effetti, anche se si guarda dentro all’abitacolo: assetto ribassato e sedili avvolgenti, pedaliera in acciaio inox ed una nuova leva del cambio, tutti dettagli rigorosamente marchiati con il logo JCW. In casa Mini, la tecnologia ha molta importanza e si vede dai sistemi montati di serie sulla “sportiva”, come sul resto della gamma. Un’infotainment d’avanguardia con display da 8.8 pollici, un navigatore Professional e praticamente tutti i sistemi di sicurezza richiesti dal mercato (dal Cruise Adaptive Control alla frenata d’emergenza, dal rilevatore dei segnali stradali con head up display fino al classico park assist). Manca dunque poco alla presentazione di questa Mini “John Cooper Works”, attesa poi sul mercato già nella prossima estate.