Riforma Codice della Strada: ecco il sì alla Camera

 

di Leonardo Frenquelli

 

Il Codice della Strada è vicino a subire un’importante riforma. Con 246 voti a favore, a fronte dei nove contrari e del fallimentare tentativo del Movimento 5 Stelle di impedire il raggiungimento del quorum, la Camera ha approvato la proposta atta ad introdurre una serie di norme per la sicurezza stradale e non solo. Le novità più importanti sono quelle che riguardano “l’ergastolo della patente” e la definizione di “omicidio stradale”. Il ritiro a vita della licenza di guida, secondo la nuova riforma, sarà previsto nel momento in cui si verifichi un omicidio colposo a causa di una violazione del codice stradale, sotto effetto di stupefacenti o anche se il guidatore dimostri un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l. Si effettueranno delle modifiche al codice penale invece, per far sì che l’omicidio compiuto alla guida in stato di ebbrezza, sotto effetto di stupefacenti o a causa del mancato rispetto del codice stradale, sia considerato necessariamente doloso, con la gravità di pene che ne conseguono. Questi i punti salienti di una riforma che però verterà anche su altri campi di azione. Un chiaro esempio è l’introduzione di un controllo telematico per quanto riguarda le assicurazioni e l’effettivo stato di revisione dei veicoli, al quale si lega anche il provvedimento che prevederà la formazione di un’unica banca dati, fruibile pubblicamente, attraverso la quale sarà registrata ogni infrazione di ciascun veicolo. Per quel che riguarda il capitolo sanzioni le modifiche saranno determinanti per determinare l’entità delle sanzioni stesse: in caso di parcheggio non autorizzato su strisce blu, ad esempio, la multa varierà in base al tempo per il quale si sarà prolungata l’infrazione. Sarà introdotto il sistema dei punti anche per le patenti dei minorenni alla guida di motocicli, seguendo sempre il criterio di base della riforma: più grave è l’infrazione, maggiore sarà la pena. Saranno ridotti i limiti di velocità nelle aree urbane ed in particolare in prossimità di scuole o zone ad alta frequentazione pedonale, scendendo fino ai 30 chilometri orari come limite massimo, mentre è stata ridotta da 150 a 120 la cilindrata minima richiesta per i motocicli guidati da maggiorenni che debbano percorrere un’autostrada. Introducendo nuove norme è stato di conseguenza stabilito che almeno un 15% del denaro incassato dallo Stato tramite le multe, sarà destinato all’intensificazione dei controlli su strada ed alla creazione di un fondo di finanziamento per il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale. In ultimo, un occhio anche alla salvaguardia dell’ambiente ed alla sempre più importante mobilità sostenibile: sarà regolamentato il “Car Pooling”, sistema di condivisione a titolo gratuito di mezzi privati per due o più persone con lo stesso itinerario e verrà abilitato l’utilizzo del “ciclo-taxi”.

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