Renault e Bolloré: “Che joint-venture sia”

 

di Leonardo Frenquelli

 

Il settore che nel mercato automobilistico ha probabilmente maggior futuro e prospettive è quello a zero impatto ambientale, quello delle vetture elettriche. Lo ha capito bene la Renault che ha sottoscritto un accordo con il gruppo Bollorè, per dare vita ad una joint-venture del tutto innovativa. Bollorè è il marchio che gestisce l’Autolib, il sistema di car-sharing che a Parigi fa circolare vetture elettroniche al 100%. Questa iniziativa ha riscosso un enorme successo grazie  pulizia ed efficienza, portando anche l’azienda a produrre la Blue Car, una quattro posti ecologica già disponibile sul mercato e prodotta in serie. Renault invece, attraverso la produzione di modelli come la Twizy e la Zoe, ha sempre mostrato un fervente interesse per quanto riguarda la salvaguardia ambientale, tanto da stringere un accordo, incentrato principalmente su due punti, con l’azienda autrice dell’Autolib. Prima parte dell’accordo, prevede il graduale spostamento della produzione della Bluecar dalle fabbriche attuali (stabilimenti piemontesi di Pininfarina e Cecomb), a quello di Dieppe in Francia, di proprietà della Renault, attualmente attivo per l’assemblaggio della Clio IV RS. Ancora più a lungo termine poi, questa joint-venture renderà possibile per Bollorè la co-produzione di una nuova vettura elettrica a sole tre porte, per estendere ancora il progetto di car- sharing e ridurre l’impatto ambientale. La Renault on questo accordo, oltre a ridurre i prezzi di produzione della stessa Bollorè, vede la possibilità di espandersi su un mercato in netta crescita e di “mettere le mani” sugli ulteriori contratti per il car-sharing cittadino che Bollorè stava concludendo per Lione, Bordeaux ed Indianapolis, con delle percentuali di profitto che dovrebbero aggirarsi attorno al 30% per Renault ed il 70% per Bollorè.

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