di Delfina Maria D’Ambrosio
Continua lo speciale di Professione Motori sul decennale binomio italiano TIM-Ducati, questa volta abbiamo avuto il piacere di ospitare nei nostri studi televisivi di Saxa Rubra l’ingegnere Maurizio Rota, direttore di Illusion Assist Group, che ci ha spiegato il funzionamento e tutti i segreti della rivoluzionaria telecamera 360 Oculus Rift che il collaudatore della Ducati Franco Battaini ha montato sul suo casco a metà maggio, in occasione di alcuni test di prova che si sono svolti al Mugello: «Prima di tutto ci tengo a spiegare la differenza tra la camera 360 e l’Oculus Rift. La camera 360 è la composizione di diverse gopro di ultimissima generazione, quindi sei gopro montate su uno stampo 3D di forma cubica che noi abbiamo realizzato, e che vanno a creare quella che comunemente viene chiamata la videocamera 360 e quindi va a fare quel video sferico. L’Oculus Rift invece è un visore quindi un particolare supporto che permette di navigare in una realtà immersiva in video a 360 gradi, come se si fosse all’interno del casco del pilota, quindi è un visore di un video”. Impossibile non chiedere al direttore di Illusion di parlarci anche della sua azienda: “Illusion è una divisione del gruppo Assist, la più giovane delle divisioni e che ha come obiettivo quello di attualizzare il mercato delle sponsorizzazioni non solo sportive, anche se in questo caso chiaramente lo sono, applicando delle nuove tecnologie. Siamo nati nel 2012 con questa mission e siamo il frutto di oltre venticinque anni di lavoro del gruppo Assist nel mondo dello sport. Noi ci facciamo quindi continuamente delle domande, chiedendoci come possiamo migliorare un aspetto o intervenire per valorizzare una parte di un format di sponsorizzazione o per valorizzarla da nuovo. Seguendo questa traccia noi facciamo costantemente scouting internazionale alla ricerca di nuove tecnologie e nuovi prodotti e, attraverso un forte reparto di ricerca e sviluppo presente nella nostra divisione, andiamo a disegnare, progettare e realizzare dei prototipi sfruttando queste tecnologie ed attraverso delle esclusive partnership internazionali andiamo ad applicare nei format e creiamo questi servizi e questi prodotti di cui le aziende che sono all’avanguardia, faccio l’esempio di TIM, che lo è sempre stata nelle tecnologie e soprattutto molto presente a livelli di buon posizionamento nelle sponsorizzazioni sportive, si avvalgono dei nostri servizi e dei nostri prodotti. Facciamo comunque capo ad Assist Group che da oltre venticinque anni lavora nella comunicazione internazionale a vario titolo. Chiaramente, nello sport ci siamo nati perché all’epoca abbiamo iniziato proprio nella Formula1, passando poi per le grandi regate di vela, per serie A TIM e per la Nazionale italiana di calcio, e non ultime le Olimpiadi con dei progetti che ci hanno visti coinvolti con il CONI a Pechino, Vancouver e l’ultima a Londra. In questo mondo, quindi, ci sentiamo a casa e chiaramente TIM, che è sempre stata molto attenta al mondo dello sport, è una delle nostre aziende partner clienti più importante. A livello motoristico, Illusion si incentra sullo sport non al 100% ma con alcuni dei suoi prodotti, ad esempio il video a 360 gradi che abbiamo girato al Mugello con Franco Battaini e che abbiamo reso fruibile a una clientela di TIM in un’area riservata dell’autodromo del Mugello durante tutto il weekend di gara attraverso la visione con l’Oculus Rift. Chiaramente, ci sono dei prodotti di Illusion che più si prestano al mondo dei motori, appunto come dicevo prima l’Oculus Rift e il video a 360 gradi, perché sono meglio collegabili ad attività e sport ad altra adrenalina, cosa può essere, del resto, più adrenalinico di un giro in sella a una Ducati, una Moto Gp con collaudatore ufficiale? Inoltre, non essendo una camera invasiva non modifica la guida del pilota, essendo posizionata sul casco chiaramente ci vuole un pochino di tempo prima che il pilota realizzi di avere un corpo estraneo, anche se si tratta di qualche centinaio di grammi, ma subito dopo aver familiarizzato parte alla grande e nel video si vede benissimo”. L’ingegnere Maurizio Rota ci ha anche spiegato come sono approdati nella grande famiglia TIM-Ducati: “Noi siamo entrati in questa famiglia sin da subito, ovvero da quando è nata la sponsorizzazione, anche se io preferisco chiamarla partnership perché di questo si tratta tra due aziende simbolo del Made in Italy e che puntano ad amplificare la passione dei loro fan, Ducati verso il popolo dei ducatisti e TIM verso i propri clienti per i quali ha sempre grande rispetto. TIM è sempre stata all’avanguardia nelle sponsorizzazioni, infatti con lei abbiamo sviluppato nel calcio nuove tecnologie, per esempio la fancam, quelle immagini a 360 gradi a ventimiliardi di pixel, parliamo quindi di una qualità esagerata sulla quale viene poi montata una piattaforma social, quindi diamo la possibilità ai fan e agli utenti di vivere una “user experience” nuova perché possono entrare, taggarsi, condividere sui social con i loro profili personali, partecipare a concorsi e sondaggi. Si tratta di una realtà di cui TIM è stata anticipatrice in Italia, la prima azienda in assoluta a farlo nel calcio in Italia, la prima al mondo ad aver effettuato una fancam al Mugello nel moto GP dell’anno scorso. Mi piace chiamare TIM e Ducati le ammiraglie delle tecnologie nonché portabandiera del made in Italy. Per esempio la fancam che è visibile ancora sul sito www.timducati360.it, dove inoltre si trova la versione navigabile del video 360, ha realizzato in pochissime settimane circa il 60% di accessi, quindi 46mila accessi unici su 76mila presenze live, questo vuol dire che il 60% delle persone che erano lì presenti sono andate a vedere la loro immagine ripresa dal circuito del Mugello e si sono taggati, hanno partecipato a delle iniziative ecc. Nel settore delle sponsorizzazioni TIM è sempre stata molto attiva, noi li abbiamo sempre seguiti e da quando sono entrati a fa parte della famiglia Ducati, da quando queste due realtà italiane hanno deciso di chiudere una partnership che è proficua a livello di passione che trasmettono ai propri fan, noi siamo sempre stati al loro fianco con le nostre tecnologie”. Abbiamo poi chiesto a Maurizio Rota quale feedback hanno ricevuto le immagini girate dalla telecamera inserita nel casco di Franco Battaini, visto che sono state proposte in anteprima agli invitati della TIM al Gran Premio d’Italia della Moto Gp: “Ci sono due versioni di questo video, la versione navigabile a 360 gradi che è visibile tutt’ora sul sito www.timducati360.it e la versione adattata a essere fruita attraverso l’Oculus Rift che è stata proposta in anteprima alla clientela di TIM in aree dedicate dell’ippodromo del Mugello. Le prime impressioni sono state entusiaste, perché l’Oculus Rift permette di vivere in una realtà immersiva quello che difficilmente si riuscirebbe a fare, permette di navigare con il solo spostamento della testa il video a 360 gradi, di fatto è come se io fossi abbracciato a Battaini che comanda la moto ma io posso vedere esattamente quello che succede accanto a me. Lo stesso Battaini quando ha provato al Mugello i risultati del suo video con l’Oculis Rift ne è rimasto sorpreso e, addirittura, ha fatto tutta l’ultima parte guardando indietro perché chiaramente come ci diceva lui da pilota non si volta mai. L’entusiasmo nasce anche dalle emozioni che regala questa esperienza: a pochi capita di potersi sedere su una Ducati in corsa”. Uno sguardo al futuro e a quelli che sono gli obiettivi e le prospettive di questa giovane divisione: “Noi di Illusion e l’intero Gruppo Assist siamo giovani e avidi di nuovi progetti, andiamo sempre alla ricerca di tecnologie e mi auguro che questo trend non termini mai anche dal punto di vista societario. Noi abbiamo dei progetti per l’Oculus Rift nel 2015 non in ambito sportivo, non posso però anticipare nulla, ma se tutto va come ci auguriamo, ne sentirete parlare. Per il resto ci stiamo concentrando molto sull’user experience, quindi mettere a disposizione dei fan la possibilità di vivere un’esperienza anche a chi non era sul luogo dell’evento. Stiamo lavorando molto sulla internet of thinks per dare al luogo che ospita l’evento la possibilità di comunicare con gli spettatori, quindi attraverso la connessione internet di fare sharing di informazione, oppure con la dual screen technology che permette agli spettatori di poter fruire di contenuti aggiuntivi in real time attraverso tutti gli ultimi dispositivi come tv, tablet, smartphone. Si tratta davvero di una user experience che fin’ora non si era mai riuscita a raggiungere, indirizzata, lo ribadisco, non solo a chi è presente e può vivere le emozioni di un evento visto live ma anche a chi non è potuto esserci e non per questo deve essere penalizzato”.