Delta Wing, l’auto “a freccia” arriva anche su strada

 

di Valerio Zuddas

 

La DeltaWing Technologies, dopo aver ispirato anche la Nissan per la 24 Ore di Le Mans, lancia la sua automobile “a freccia” passando dalla pista alla strada per permettere dei risparmi di carburante circa del 35%. In Georgia, dove ha sede la DeltaWing, è avvenuta la presentazione del progetto per una coupé due porte quattro posti derivata proprio dall’auto a “freccia” fino ad oggi impegnata soltanto nelle competizioni. La vettura è caratterizzata da una linea modificata in coda ed è perfettamente adattata alle norme sulla circolazione, come la posizione dei fari anteriori spostati indietro per offrire la necessaria distanza tra le luci; la DeltaWing stradale è per il momento in una fase di completamento progettuale, ma il presidente della Casa statunitense, Don Panoz, crede fortemente in questa auto rivoluzionaria che potrebbe assicurare prestazioni di livello ed efficienza energetica. Le doti aerodinamiche e la leggerezza della costruzione potrebbero permettere, con un motore da 85-110 Cv, una velocità di punta di circa 210 km/h e un’accelerazione 0-100 km/h in 6 secondi, con un consumo totale medio di 4 litri per 100 km. Lo sviluppo del progetto della DeltaWing stradale resta però condizionato da un lato dalla necessità di collaborare per la industrializzazione e la produzione con un grande costruttore di auto e, dall’altro, dalla disputa legale in corso con Nissan dopo il primo accordo per le competizioni. Dopo un periodo iniziale di collaborazione con la DeltaWing Technologies, la Casa giapponese aveva assunto Ben Bowlby, il progettista della vettura a “freccia”. Bowbly ha poi collaborato per sviluppare il programma ZEOD RC hybrid della Nissan simile nel concetto alla DeltaWing, con cui parteciperà nel prossimo giugno alla 24 Ore di Le Mans. E l’annuncio fatto allo scorso Salone di Tokyo del progetto per la vettura stradale BladeGlider ha ulteriormente incrinato i rapporti tra DeltaWing e Panoz, che – ritenendosi il legittimo titolare della proprietà intellettuale dell’automobile a “freccia” – considera tale iniziativa della Nissan come un ostacolo alla possibilità di siglare accordi con i grandi costruttori per industrializzare la sua versione stradale.

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