di Valerio Zuddas
Dopo essere stata presentata in anteprima lo scorso Marzo, in occasione del Salone dell’Auto di Ginevra, la nuova Mercedes Classe S Coupé rappresenta senza dubbio la vettura di punta della gamma Mercedes-Benz, oltre che un’anticipazione della prossima generazione di modelli della Casa di Stoccarda. Anche negli interni di questa quattro posti l’architettura spettacolare e gli equipaggiamenti esclusivi definiscono lo stato più avanzato del lusso contemporaneo, per non parlare degli esterni con gruppi ottici allungati che a richiesta prevedono l’applicazione di 47 cristalli Swarovski. Mercedes Benz si proietta verso l’avanguardia: ogni serie ha un suo ruolo preciso e un carattere indipendente, in base agli attributi posti al centro dell’attività di design, fermo restando che per dar vita alle loro novità stilistiche, i designer attingono da un “patrimonio genetico” costituito dagli elementi tipici del marchio. L’immagine scultorea regala a questa vettura un’eleganza classica che si abbina perfettamente con il linguaggio formale moderno e progressista. In abbinamento con il carattere emozionale di questa auto, la vista laterale è caratterizzata dalla “dropping line” che sottolinea le proporzioni tipiche del marchio. Le linee sono state volutamente ridotte all’essenziale e il risultato d’insieme è un notevole colpo d’occhio. La plancia portastrumenti ha un’architettura spettacolare: il nuovo packaging degli airbag consente di accentuare molto la linea scultorea della fascia inferiore, mentre la parte alta forma una specie di piano superiore che da l’impressione quasi di staccarsi dal corpo della plancia per protendersi in avanti. Con il suo look avvolgente la plancia si estende quasi senza soluzione di continuità fino alle porte. Con i suoi 4663 cm3 di cilindrata, il motore V8 biturbo tira fuori 335 kW (455 CV) e una coppia massima di 700 Nm. Altra novità riguarda un sistema applicato per la prima volta alle auto di serie, ovvero la funzione MAGIC BODY CONTROL che consente all’auto in curva di piegarsi come fosse una moto. L’effetto è quello di agevolare la manovra di curva dell’auto in corsa ma si ripercuote anche sugli occupanti della vettura che, nelle curve più importanti, non subiscono sballottamenti.