di Maurizio Elviretti
Il China International Exhibition Center ha appena visto concludersi la 14esima edizione del Beijing Motor Show, o se preferite Salone di Pechino. Ben 160.000 metri quadrati dedicati alle quattro ruote in aggiunta ai 70.000 che vengono riservati esclusivamente alla componentistica. L’intento degli organizzatori della manifestazione era quello di migliorare i già notevoli numeri dell’edizione 2012 (il salone ha cadenza biennale), quando parteciparono 800.000 visitatori (78.000 stranieri), 2.500 espositori e 1.050 giornalisti; la platea delle automobili era invece composta da 1.125 modelli, fra cui 120 debutti mondiali, 95 veicoli ad alimentazione alternativa e 74 prototipi. I numeri precisi dell’edizione appena conclusa non si conoscono ancora, ma c’è chi dice che i dati della precedente edizione siano stati polverizzati. Il Salone di Pechino ha letteralmente messo moltissima carne sul fuoco per Mercedes. Non ci riferiamo solamente al SUV Concept Coupé presentato nella capitale cinese, che comunque avrà un ruolo importante nei mercati, ma il marchio si vorrebbe impegnare anche nella produzione di una nuova serie di vetture che possano unire le caratteristiche intrinseche dei crossover con quelle di auto più performanti. Una filosofia considerata anche da altre case, con l’obiettivo in questo periodo di crisi di settore di creare un veicolo più attraente per chi punta solamente ad avere un’unica auto che possa unire capienza, vivibilità e capacità di regalare emozioni. Il riferimento sul mercato di Mercedes dovrebbe essere la nuova BMW X4, che presto dovrebbe essere accompagnata anche dalla nuova X2 (non prima del 2017, però). Presenza importante di questa edizione, anche quella di Suzuki che punta i riflettori su due concept chiamati a delineare il prossimo futuro nel settore auto della Casa di Hamamatsu. Accanto all’attuale produzione, l’affascinante berlina di segmento C Alivio e il futuristico SUV compatto iV-4 anticipano due modelli che vedranno la luce in veste definitiva nei prossimi mesi, rispettivamente entro il 2014 e il 2015. Alivio è un prototipo di una berlina tre volumi di segmento C dalla linea ricercata e dinamica, frutto di un affinamento del progetto Authentics esposto al Salone di Shangai nel 2013. Per lei design esclusivo, passo lungo e assetto ribassato, per coniugare sportività ed eleganza. Sotto il cofano pulsa un motore a benzina 4 cilindri in linea da 1.586cc, con distribuzione DOHC VVT a 16 valvole, che garantirà contestualmente performance e consumi contenuti. Nuovo il cambio automatico a sei rapporti. Alla crescente domanda di SUV del mercato cinese, Suzuki risponde con il concept iV-4, crossover compatto dallo stile giovane e distintivo già anticipato allo scorso Salone di Francoforte. Riassume la migliore tecnologia Suzuki che ha contribuito a rendere la Casa leader nel settore dei fuoristrada, a cominciare dall’adozione dello “step 2” del sistema 4WD Allgrip che mira a fondere la praticità di una Sport Utility Wagon di dimensioni contenute con prestazioni e qualità dinamiche di assoluta eccellenza. Per il “made in Italy” scende in campo il Cavallino di Maranello: Ferrari gioca d’astuzia e si presenta con un logo particolare, che rende omaggio all’anno del cavallo. Il 2014, infatti, vede una particolare vicinanza tra Cavallino rampante e calendario cinese.Il timbro è stato presentato a Pechino e accanto al tradizionale cavallino della casa di Maranello appare un ideogramma che sta a significare «Che l’anno del Cavallo porti successo». Un successo che almeno per la divisione vetture stradali è continuo, con profitti sempre maggiori nonostante la scelta di ridurre la produzione annua di automobili. Diversa la storia in Formula 1, dove ancora stenta parecchio la F14 T nel confronto con la Mercedes. Eppure, proprio nel recente gran premio di Cina, è arrivato il miglior risultato dell’anno per Alonso, segno forse che tra Cavallino e anno del Cavallo, almeno a Shanghai, la magia ha funzionato. Sullo stand del Salone è stata esposta l’intera gamma delle rosse, compresa l’ultima nata, la California T. Nemmeno il tempo di presentarsi al pubblico asiatico che ha già ottenuto il primo riconoscimento. Si tratta di quello assegnato dalla rivista Car and Driver, ovvero, il titolo di Auto sportiva più bella di Cina. La California rappresenta una corposa evoluzione della cabrio-coupé già apprezzata in passato, in particolare è cambiato lo stile del frontale e il motore è diventato turbo con imponenti benefici in termini di potenza, coppia e consumi. Già in passato la Ferrari ha reso omaggio alla Cina, ricordiamo l’edizione limitata della 458 Speciale in occasione dei 20 anni dello “sbarco” della Rossa sul mercato cinese. La casa del Double Chevron ha svelato a Pechino la nuova Citroen DS 6WR. Lo stile si ispira, come è giusto che sia, al design della Wild Rubis, con un frontale alto ed importante dominato dalla grossa calandra longitudinale circondata da un’ampia cromatura che prosegue fin dentro ai gruppi ottici. Non potevano mancare le varie protezioni in plastica grezza o gli scivoli sui paraurti, particolari molto cari al cliente tipo. A tutto questo si aggiungono i vari accenti in nero lucido, come ad esempio sulla fascia paraurti anteriore o per i gusci degli specchietti retrovisori. L’esemplare delle foto ufficiali monta anche grossi cerchi in lega da 19 pollici di diametro. Possiamo anche notare l’ovvia influenza stilistica della berlina Citroen DS 5LS, riservata al mercato cinese. Gli interni promettono di essere curati e ben rifiniti, come ci si aspetta da un’auto che vuole competere nel segmento premium. Dal punto di vista tecnico, la DS 6WR monterà il sistema Grip Control che ottimizza la trazione, per renderla più efficace su fondi a scarsa aderenza. Il motore per il mercato cinese è il 1.6 turbo benzina della famiglia THP, proposto nelle versioni da 160 o 200 cavalli di potenza massima, collegato ad una trasmissione automatica a sei rapporti. A differenza della Citroen DS 5LS, la sport utility dovrebbe arrivare anche in Europa, probabilmente nel corso del 2015.