di Flavio Grisoli
Una scoperta resa nota pochi giorni fa ha scosso il mondo della marina militare. La US Navy ha sviluppato un carburante radicalmente nuovo. A base di acqua di mare. Gli scienziati della Marina hanno trascorso diversi anni a sviluppare il processo per prendere l’acqua di mare e usarlo come combustibile e ora hanno usato il nuovo combustibile per alimentare un piccolo aereo radiocomandato. L’esperimento è riuscito. Questa soluzione potrebbe permettere alle navi di rimanere in acqua senza bisogno di fermarsi per anni. Gli Stati Uniti hanno una flotta di 15 petroliere militari, e solo alcune portaerei e sottomarini sono dotate di propulsione nucleare. Tutte le altre navi devono spesso abbandonare la loro missione per alcune ore per navigare in parallelo con la petroliera. Un’operazione delicata, soprattutto in caso di maltempo. L’obiettivo finale è quello di allontanarsi del tutto dalla dipendenza dal petrolio, il che significa anche che la Marina non sarebbe più ostaggio di potenziali carenze di petrolio o fluttuazioni del suo costo. Il costo previsto del carburante utilizzando queste tecnologie è nel range di $3-$6 per gallone (0,57 € – 1,2 € al litro), e con finanziamenti e partnership sufficienti, questo approccio potrebbe essere commercialmente valido entro i prossimi sette-dieci anni. Dalla US Navy fanno sapere che sperano che il carburante non solo sarà in grado di dare energia alle navi, ma anche agli aerei. Il dottor Heather Willauer, un chimico di ricerca che ha trascorso quasi un decennio sul progetto, ha detto: “Per la prima volta siamo stati in grado di sviluppare una tecnologia per ottenere CO2 e idrogeno dall’acqua di mare contemporaneamente, questo è un grande passo avanti – ha detto, aggiungendo che il carburante – non ha un aspetto o odore molto diverso dal normale”. Ora che hanno dimostrato che può funzionare, il passo successivo è quello di produrre in quantità industriali. Ma prima di questo, in collaborazione con diverse università, gli esperti vogliono migliorare la quantità di CO2 e idrogeno possono catturare. Il vantaggio assolutamente cruciale è che il nuovo combustibile può essere utilizzato già direttamente nei motori attualmente montati su navi ed aerei. Svantaggi? Solo uno, a quanto pare: i ricercatori avvertono che sarà almeno un decennio prima che le navi americane sono in grado di produrre il proprio carburante a bordo.