RAV4: vent’anni di successi

 

di Leonardo Frenquelli

 

Nel 1994 sembrava un progetto esagerato, un 4×4 troppo piccolo per essere prodotto. Se in Toyota avessero abbandonato quel progetto, probabilmente oggi il mercato automobilistico avrebbe un altro volto. Stiamo parlando della RAV4, perché sono passati vent’anni dal momento in cui ha fatto il suo esordio sul mercato il capostipite di tutti i SUV. Dal pianale della Corolla, la Toyota ha anticipato qualsiasi altra casa, dando via ad un trend che continua ancora oggi e che fu subito molto apprezzato, come dimostrano i dati già del primo anno di vendite: siamo intorno sessantamila unità vendute, numeri che si andranno poi duplicando e triplicando di anno in anno. RAV sta per “Recreation Active Vehicle”, un concetto che all’epoca non aveva precedenti e sinonimo del moderno SUV e la sua crescita durante gli anni ha permesso alla Toyota di portare avanti il modello per ben 4 serie, con l’ultima presentata a Ginevra nel 2013 e tutt’ora in produzione. Il propulsore della capostipite era da 152 cavalli, un benzina 2.0 che nel tempo ha sviluppato diverse versioni, fino ad arrivare ai 177 cavalli dell’ultima presentata. Addirittura, a dimostrare le capacità dei tecnici Toyota, non solo lungimiranti ma anche garanti di grande prestazioni, una particolare versione della terza serie detiene un record invidiabile: la versione americana che fu messa in vendita in Italia nel 2007, grazie a dei rapporti più corti sullo stesso motore con 400 Nm di coppia, registrava una percorrenza da zero a cento chilometri in 6.8 secondi. Ancora oggi è un record imbattuto. In 20 anni di storia la Rav4 è stata venduta in più di cinque milioni di unità, 1.3 milioni soltanto in Europa, numeri importanti come è giusto che sia per una vettura che ha segnato il mercato.

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