di Germana Condò
Nel mese di gennaio 2014 è stata lanciata sul mercato cinese l’attesa BYD Qin Plug-in Hybrid, la berlina ibrida equipaggiata con un motore 1,5 litri turbo, accoppiato ad una trasmissione ibrida-elettrica che può vantare un’autonomia di circa 70 chilometri, consumando non più di 1,6 litri di carburante ogni cento chilometri percorsi e capace di raggiungere un’accelerazione da 0-100 km in 5,9 secondi. Il successo del modello di punta della gamma BYD, dal momento del lancio ha superato anche le aspettative della casa produttrice, trovatasi in difficoltà a soddisfare la domanda così elevata. Le auto vendute in pochi mesi sono state circa 6.000 e i numeri probabilmente non diminuiranno nel periodo successivo, previsione fatta anche in considerazione delle intenzioni del governo cinese di agevolare l’incremento delle immatricolazioni di veicoli elettrici e ibridi, favorendo il ricambio e l’introduzione di veicoli non inquinanti per un paese già fortemente compromesso dall’inquinamento ambientale, attraverso l’erogazione di incentivi. Ad ostacolare la vendita di vetture con motorizzazioni tradizionali interverrebbe anche un regolamento regionale che tiene sotto controllo le immatricolazioni delle automobili. Il futuro andrà sempre più verso l’energia pulita, per questo il marchio BYD è al lavoro su nuovi progetti di auto elettriche che si ritiene possano seguire la scia del successo della berlina ibrida Qin. E che tende a oltrepassare i confini del paese, guardando al mercato statunitense. In programma c’è una supersportiva, probabilmente la versione elettrica del SUV S7 che la casa garantisce avere prestazioni sorprendenti, equipaggiato probabilmente con un motore 2,0 litri turbo in accoppiata alla trasmissione ibrida e un’accelerazione di 3,9 secondi per arrivare da 0-100.