Peugeot RCZ R: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Troppo facile, forse quasi scontato, provare una vettura che nasconde sotto il cofano un motore 1.8 benzina da 270 CV e cominciarne la descrizione partendo proprio dalle sue prestazioni. Premesso ciò, e pur correndo il rischio di allinearci alla più prevedibile ovvietà, la nostra analisi dei giorni trascorsi al volante della nuova Peugeot RCZ R parte proprio dai tempi e dalle sensazioni che il suo motore e i suoi cavalli riescono a consegnare. Poco importa se le strade corrose dal traffico di una metropoli come Roma non si addicono perfettamente alle caratteristiche e all’assetto di una vettura supersportiva come questa, abbassata di ulteriori 10 mm rispetto al modello precedente, ma non appena la strada lo consente ecco, inesorabile, emergere tutta la potenza di una vettura capace di raggiungere lo 0/100 in appena cinque secondi scarsi, con velocità massime da capogiro ed una tenuta in curva davvero ragguardevole anche in condizione di bagnato. Il cambio manuale, a sei rapporti, in tal senso è un vero e proprio toccasana, capace di migliorare sensibilmente il piacere di guida. Piacere che fa rima, anche in questo caso e su questa vettura, con comodità, la stessa che riescono a consegnare le due sedute anteriori: comode, avvolgenti ma anche belle (in pelle con inserti in alcantara e rifiniture color rosso). Comandi e volante ergonomici, climatizzatore bizona, sedili regolabili in altezza oltre che in inclinazione e buona dose di tecnologia, con un computer di bordo funzionale ma tutto sommato intuitivo, ed un display da 7” azionabile sia automaticamente che manualmente. Voto alto anche per la silenziosità all’interno dell’abitacolo, con fruscii e rumori ridotti davvero al minimo, mentre possibili buche o imperfezioni dell’asfalto rimangono un problema in termini di sollecitazioni complice, come detto, anche un assetto ulteriormente ribassato. Il design estetico premia, come prevedibile, l’aerodinamicità e la “grinta”, con minigonne muscolose ed un tettino, non apribile, che presenta un’armoniosa forma ondulata abbellita da una sottile trama quasi impercettibile ad un primo contatto visivo. Fari al Led che ne esaltano, nel taglio, il concetto stesso di velocità tanto quanto cerchi e freni griffati Peugeot Sport e lo spoiler presente nel posteriore. A proposito di posteriore, sorprende anche la grande capacità di carico del bagagliaio, davvero un’anomalia (positiva) per una vettura del genere. Unici tasti dolenti, e detto delle sollecitazioni a cui si espone un assetto così basso, uno specchietto retrovisore un po’ ingombrante per dimensioni che disturba il raggio visivo del guidatore e dei sedili posteriori davvero molto poco utilizzabili per dimensioni e capacità. Arrivata sul mercato nello scorso mese di Gennaio, i prezzi partono da 41.700 euro.

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