Roadscan, via al progetto per ridurre i sinistri

 

di Germana Condò

 

Il progetto nato dalla collaborazione tra la Fondazione Ania e il Gruppo Federtrasporti, ha preso il via in questi giorni. Un periodo di prova in cui si verificherà la validità di questo sistema che prevede l’installazione di una piccola telecamera su mezzi di trasporto pesanti, con lo scopo di registrare dati utili a fare chiarezza dopo il verificarsi di un sinistro. Questo sistema, se dovesse dare i risultati sperati, offrirebbe una visione veritiera ed inequivocabile sulle modalità di svolgimento dell’incidente, riducendo a zero le possibilità di errore per le assicurazioni o di truffa nei confronti delle stesse. I mezzi di trasporto pesante coinvolti nel progetto sono duemila. Sul parabrezza è stato installato un piccolo congegno chiamato Roadscan PRO, una telecamera che registra il video del  percorso e che attraverso un collegamento al vano motore si serve di un accelerometro per leggere alcuni parametri utili come la velocità, e capace di rilevare eventuali riduzioni di velocità o frenate brusche o altri tipi di sbalzi, associando il tutto a data e orario precisi e ad altrettanto precise coordinate geografiche, grazie alla funzione svolta dal sistema GPS. Tale meccanismo consentirà ai mezzi pesanti di agire nel rispetto della normativa sulla privacy e di fornire un utile contributo nel caso la Roadscan fosse testimone di un sinistro. Altro “effetto collaterale” sarebbe certamente lo stimolo per lo stesso guidatore del mezzo ad un comportamento più corretto rispetto alla normale condotta. Gli eventi che possono essere conservati in memoria sono circa sessanta.

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