Superbike 2014, Philip Island: primi punti pesanti per Laverty e Guintoli

 

di Maurizio Elviretti

 

Il Mondiale Superbike 2014 ha acceso i motori a Phillip Island in una doppia manche che, come ci aspettavamo,  non ha tradito i pronostici. Entusiasmante la prima gara con Eugene Laverty, della VoltcomCrescent Suzuki, che ha regalato la prima vittoria al team capitanato da Paul Denning, riportando dopo lungo tempo la casa giapponese sul gradino più alto del podio. Non succedeva dal 2010, quando a Kyalami, Haslam vinse gara2. Dopo una partenza in sordina, il pilota di Toomebridge ha chiuso il primo giro solo in settima posizione, superando la Ducati ufficiale di Davies, la Honda di Rea per poi piombare sul terzetto di testa, sorpassando prima Davide Giuliano, poi Marco Melandri e il leader Guintoli che ha dovuto poi cedere la seconda piazza al ravennate e compagno di squadra. Solo settimo il campione del mondo Tom Sykes che si riscatta solo parzialmente nella seconda manche chiudendo terzo nella gara vinta da Guintoli. Il francese si trovava in testa nel corso del quindicesimo giro, quando la corsa è stata fermata per il problema tecnico occorso a Laverty che ha assistito alla rottura del motore della sua GSX-R 1000. Giugliano ha chiuso in quarta posizione, seguito dalla coppia di piloti Pata Honda, con Rea davanti a Haslam. Settima posizione per Chaz Davies, compagno di squadra di Giugliano, a precedere Melandri, andato lungo alla curva 4 nel corso dell’ottavo giro. Stessa sorte nello stesso punto per la Suzuki di Lowes, finito sulle vie fuga dopo essere quasi riuscito ad accorciare le distanze dai primi. Il giovane britannico ha chiuso tredicesimo dietro a tre piloti EVO: David Salom, decimo, Niccolò Canepa, undicesimo e Fabien Foret, dodicesimo. Guintoli centra la quinta vittoria della sua carriera e anche il primato solitario nel Mondiale.

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