di Germana Condò
Ventidue anni fa Renault stravolgeva gli schemi delle comuni utilitarie lanciando la prima generazione di Twingo, presentata al pubblico come l’innovativa monovolume pensata per la città. Simpatica e colorata, anche se un po’ spartana, si rivolgeva al pubblico giovane e anche alle donne, per rispondere all’esigenza di muoversi nel traffico con agilità e disporre di uno spazio considerevole per spesa o passeggini, nonostante le dimensioni ridotte. Quest’anno al Salone di Ginevra negli stand della casa francese sarà presentata la nuova generazione di Twingo, che propone una nuova rivoluzione nell’ambito della scelta architettonica adottata. Una piattaforma in comune con le nuove generazioni di Smart ForTwo e ForFour, nata dalle sinergie tra Renault e Daimler che decidono di riproporre il motore posteriore e la trazione al retrotreno, abbandonata da tempo dalle case produttrici, al di la di alcune eccezioni come la Porsche 911 e Cayman/Boxster, la Smart ForTwo e la Tata Nano. L’avantreno resta libero dalla trazione, con grande beneficio per il raggio di sterzata, con un risultato finale di grande maneggevolezza della vettura nel traffico urbano. Un modo per ottimizzare maggiormente lo spazio, capace di rendere l’abitacolo della nuova Twingo sorprendentemente capiente, quasi appartenesse ad una categoria superiore. L’accesso per i passeggeri è reso ancor più agevole grazie alle cinque porte, altra grande innovazione per la piccola di casa Renault. Per conoscere informazioni sulle propulsioni bisognerà ancora attendere, anche se si potrebbe ipotizzare l’utilizzo del nuovo 1.0 litri turbo benzina TCe. Sono invece già note le tonalità della gamma cromatica scelte per la carrozzeria. Per ora sono previsti quattro colori base: il Bianco Dream, il Blu Shopping, il Giallo Race e il Rosso Passion. Per gli amanti dell’aria aperta, c’è l’opzione del tetto apribile.