di Valerio Zuddas
Negli Stati Uniti si sta studiando una regolamentazione che preveda l’installazione, per tutte le auto nuove, di un “chip wireless” con le onde radio per la comunicazione tra veicoli. Queste ‘talking car’, secondo gli esperti, potrebbero ridurre addirittura dell’80% il numero di incidenti stradali. Le nuove norme potrebbero entrare in vigore all’inizio del 2017 (ancora sotto la presidenza di Barack Obama, quindi); un’innovazione che contribuirebbe anche a ridurre il traffico congestionato e a risparmiare carburante. Questa nuova generazione dotata di chip wireless utilizza una apposita frequenza chiamata Dedicated Short Range Communications, DSRC, da affiancare alle reti cellulari 3G e 4G già installate dai costruttori per i servizi Internet. Il sistema DSRC, sistema simile al Wi-fi utilizzato da smartphone e computer, permette di ricevere ed elaborare i segnali di altre auto con il DSRC e di rilevarne la posizione, la direzione e la velocità, così da allertare il guidatore fino a frenare in automatico per evitare un incidente. L’agenzia per la sicurezza NHTSA si è mostrata fiduciosa in una tecnologia basata su prove concrete, come quelle effettuate per un anno sulle strade di Ann Arbor, nel Michigan, dove sono state testate circa 3.000 vetture con DSRC. Questo studio è costato un investimento di ben 25 milioni di dollari. Anche in Europa le case automobilistiche sono già al lavoro per la creazione di auto connesse, con le prime che usciranno già nel 2015. Secondo degli studi, la tecnologia globale nei veicoli nuovi crescerà del 10% nel 2018 e del 70% nel 2027. Nonostante tutti questi vantaggi, la tecnologia produrrebbe alcuni rischi legati alla privacy e alla sicurezza, così come era avvenuto con la diffusione dei telefoni cellulari.