di Germana Condò
C’è aria di cambiamento epocale in Formula 1: Bernie Ecclestone, padre padrone da anni dell’intero circus, sarebbe prossimo a rassegnare le proprie dimissioni. A rivelarlo è stata, nel corso della giornata odierna, la Delta Topco, società che gestisce la F1, specificando che Ecclestone si defilerà in maniera considerevole rimanendo, di fatto, a svolgere semplici mansioni di normale amministrazione. Alla base di questa scelta ci sarebbero i noti problemi giuridici che stanno riguardando (e che riguarderanno nei mesi a venire) il magnate di Ipswich, rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione. Il Tribunale di Monaco di Baviera, infatti, ha deciso di accogliere la richiesta presentata dalla procura che lo riterrebbe colpevole di aver versato una tangente da 44 milioni di dollari all’ex presidente della banca tedesca Bayern LB, Gerhard Gribkowsky, per convincerlo a cedere le partecipazioni a Cvc, di cui è presidente proprio Ecclestone. Gerhard Gribkowsky, già processato per corruzione ed evasione fiscale e condannato a otto anni e mezzo di reclusione, ha ammesso di aver ricevuto i soldi dal noto patron della Formula Uno. Le accuse vengono fermamente respinte da Sven Thomas e Norbert Sharf, i legali difensori dell’ottantatreenne Ecclestone. Il processo per corruzione inizierà ad aprile e il rischio per l’imprenditore britannico potrebbe essere una condanna fino a dieci anni di reclusione.