Luci diurne: quali montare e come

 

di Germana Condò

 

Finalmente, in Italia, un decreto che scioglie tutti i dubbi sulla regolarità delle cosiddette Daytime Running Light (DLR). Parliamo di quelle luci diurne installate in aftermarket e che da adesso in poi gli italiani potranno decidere di acquistare per le proprie auto, seguendo procedure ben precise, nella certezza del rispetto delle regole. Il decreto è stato emanato dal Ministero dei Trasporti lo scorso 6 novembre e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 19 novembre. Prima di tale data la situazione era alquanto ingarbugliata e la normativa del nostro Codice della Strada, restrittiva sull’argomento e in disarmonia con le normative europee, è stata fonte di non poche incertezze ai danni degli automobilisti italiani. In ambito europeo tali dispositivi sono riconosciuti utili a migliorare la visibilità nelle strade durante il giorno, di conseguenza ad aumentare la sicurezza. Sono ritenuti altresì validi come dispositivi capaci di ridurre l’inquinamento rispetto ai fari di tipo tradizionale. Il Regolamento 87 della Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) stabilisce dei criteri in base ai quali è riconosciuta la conformità di alcune tipologie di luci diurne omologate, anche se istallate su auto di non recente produzione.
Fino a ieri tali criteri non concordavano, appunto, con il Codice della Strada italiano che, se in alcuni casi fosse stata applicata alla lettera la norma, non sarebbero rimasti esenti da multa neanche i proprietari di auto di recente immatricolazione con le luci a Led montate dalla casa madre. Il nuovo decreto chiarisce definitivamente la procedura da seguire per installare in maniera regolare, quindi esente da qualsiasi contestazione e non soggetta a sanzione. Le uniche luci DLR regolari sono quelle omologate UNECE 87. Il montaggio deve essere eseguito a regola d’arte da un’officina autorizzata, cioè iscritta nei registri professionali, che rilascerà una certificazione di istallazione. Sarà poi onere del proprietario della vettura recarsi presso l’ufficio competente della Motorizzazione Civile e prendere appuntamento per verificare la correttezza del montaggio e poi, finalmente, procedere all’aggiornamento della carta di circolazione. Con la nuova procedura, così come stabilita nel decreto, non è più necessario richiedere il nulla osta alla casa automobilistica produttrice, onere costoso e che alle volte si è rivelato inutile ai fini dei controlli di conformità effettuati dalle forze dell’ordine. Sia ben chiaro all’automobilista che le luci LDR non vanno montate solo per personalizzare la propria auto e renderla più vistosa. Lo scopo resta quello di renderla più visibile durante il giorno ai fini della sicurezza e solo l’omologazione UNECE 87 garantisce che il kit acquistato rispetti alcuni parametri come il colore (rigorosamente bianco), l’intensità della luce e la geometria dell’ottica. Diffidare dai kit economici e dall’omologazione poco chiara per scongiurare brutte sorprese.

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