di Germana Condò
Lo scorso anno in Italia almeno quattro milioni di veicoli, tra auto, moto e microcars, hanno viaggiato sulle nostre strade senza polizza assicurativa. Quest’anno il numero dei contravventori sta aumentando fortemente, complice anche la crisi economica che rende indispensabile tagliare sulle spese, ma soprattutto l’assoluta mancanza di disciplina e senso di responsabilità degli automobilisti, beccati a circolare con tagliandi taroccati o scaduti da tempo. Questo giochetto innocente penalizza non poco in termini di costi del premio assicurativo tutti gli automobilisti onesti, per fortuna ancora la maggioranza. Ma cosa di ben più grave entità è l’impossibilità, nella maggior parte dei casi, di poter ottenere un risarcimento per il malcapitato che sia vittima di un sinistro causato da uno di questi furbetti abusivi. Ma la musica sta cambiando. Il Ministero dei Trasporti ha dato attuazione a quanto stabilito nel decreto n.110 del 9 agosto 2013, con l’obiettivo principale di contrastare definitivamente questo fenomeno attraverso la “dematerializzazione” dei contrassegni assicurativi. Semplicemente non sarà più necessario esporre il tagliandino giallo sul parabrezza perché sarà sostituito da un sistema elettronico molto più efficiente. Si tratta di un sistema in grado di leggere telematicamente la targa di un veicolo, ottenendo tutte le informazioni contenute negli archivi informatici della Motorizzazione Civile e capaci di connettersi al database dell’Associazione Nazionale delle Imprese Assicurative. Le forze dell’ordine saranno così in grado di conoscere all’istante le informazioni sulla copertura assicurativa del proprietario del veicolo. Allo stesso tempo, il congegno dialogherà telematicamente con altri dispositivi per il controllo del traffico, quali Tutor autostradali, autovelox di ultima generazione e rilevatori di ZTL. Partiranno così una serie di controlli incrociati e le banche dati scambieranno notizie su vari tipi di violazioni. Poi l’eventuale procedura sanzionatoria potrà partire automaticamente. Il decreto è molto chiaro per quanto riguarda la previsione dei tempi di realizzazione. Entro il 18 ottobre 2015 il sistema dovrà essere completamente operativo, concedendo questo tempo per svolgere tutte le attività informatiche preparatorie. Attualmente le forze dell’ordine hanno già la possibilità di effettuare controlli incrociati con modalità molto simili ma devono necessariamente bloccare il veicolo. L’innovazione di questo sistema invece consiste nella possibilità di effettuare controlli di massa.