Addio Motor Show

 

di Filippo Gherardi

 

Il Motor Show di Bologna chiude i battenti. Lo fa dopo 37 edizioni vissute, comunque vada, sempre da protagonista, dove non sono mancate anteprime, spettacoli e bellezze (automobilistiche e non solo). Dopo trentasette anni (la prima edizione del salone è datata 1976 ndr), Bologna e l’Italia in generale si ritroveranno orfani, il prossimo dicembre, della loro più importante kermesse motoristica. Mancanza di appeal, forse anche mancanza di visibilità e di organizzazione, quel che è certo, almeno da quanto è trapelato nelle primissime ore, è che a mancare quest’anno sono state soprattutto le case automobilistiche, con un’adesione scarsissima che ha costretto gli organizzatori dell’evento ad optare, loro malgrado, per la cancellazione. Da qualsiasi punto di vista lo si guardi, indipendentemente dalla capacità o meno di identificare cause effettive che hanno portato all’annullamento, ne perdiamo un po’ tutti. Ne perdono gli addetti ai lavori, a cui una vetrina come il Motor Show garantiva, tenuto conto anche del periodo dell’anno in cui si svolgeva, di tracciare stagione dopo stagione un bilancio quasi definitivo dell’andamento e dei numeri del mercato italiano. Ne perdono le case automobilistiche, per lo stesso motivo per cui altri saloni in altri angoli del mondo continuano a registrare il tutto esaurito sia in termini di costruttori quanto di pubblico. Ne perde l’Italia, patria di marchi e di corse che hanno lasciato un segno, indelebile, nella storia. Da quest’anno il nostro paese non avrà più un suo salone, e malgrado i commercianti di Bologna dichiarino che, almeno per loro, i fasti del Motor Show erano ormai svaniti da tempo, in fin dei conti mancherà, se possibile, soprattutto a loro. Il futuro si presenta incerto e battagliero, e se da un lato la Gl Events che ha curato, ed organizzato, le ultime sei edizioni dichiara di muoversi proprio per riportare alla ribalta, e a questo punto anche in vita, la kermesse bolognese, a duecento chilometri di distanza, a Milano, c’è chi sogna (e tenta) di trasformare proprio il capoluogo lombardo nel nuovo epicentro motoristico italiano, creando un salone capace di raccogliere l’eredità del Motor Show a partire dal 2014.

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