Fino alla fine

 

di Maurizio Elviretti

 

Due settimane di fuoco per la Moto Gp, oltre che a dir poco cruciali per le sorti del mondiale 2013. Si comincia lo scorso 13 ottobre a Sepang con il Gran Premio di Malesia, e si comincia con Dani Pedrosa che vince davanti a Marc Marquez la quindicesima prova della stagione. Al terzo posto arriva Jorge Lorenzo che non è riuscito a contrastare le due Honda, sprecando dunque una grande occasione per avvicinare il catalano esordiente nella classifica del campionato. Valentino Rossi, primo degli italiani, si è classificato quarto confermando, una volta di più, di essere anche il primo degli outsider, ma anche di non riuscire a mettere le ruote davanti a uno dei primi tre, malgrado questa volta il “Dottore” può dire di aver tenuto il passo di Lorenzo (pur finendogli, a giochi fatti, a più di tre secondi di ritardo). Partenza della gara che ha visto Lorenzo passare davanti a tutti, mentre Valentino cercava di attaccare Marquez e respingeva, al tempo stesso, i tentativi di un Alvaro Bautista tornato grintoso e concreto in questo finale di stagione. Pedrosa riusciva a superare Lorenzo al sesto giro, involandosi incontrastato verso la vittoria finale. Marquez arrivava a ruota, come sempre rimontando verso metà gara con un ritmo difficile per chiunque. Ha cercato di attaccarlo e di superarlo il connazionale Lorenzo, ma il baby Fenomeno della Honda resisteva benissimo ad ogni attacco. Marquez riusciva quindi ad avere la meglio, ma a quel punto aveva troppo distacco da Pedrosa e sceglieva, come mai fino ad ora, di non esagerare per non rischiare una caduta deleteria: il secondo posto va alla grande per il catalano e per la sua rincorsa al primo titolo iridato. Nelle posizioni di rincalzo duello tra Bautista e Cal Crutchlow per il quinto posto, vinto dallo spagnolo, con l’inglese della Monster Yamaha sempre più in crisi e ormai ben staccato da Valentino Rossi in classifica (è quinto). Altra gara tutta in salita per le Ducati: Andrea Dovizioso arriva ottavo e staccato di 45 secondi da Pedrosa, mentre è addirittura costretto a ritirarsi Nicky Hayden. Sette giorni dopo tutti di nuovo in pista a Phillip Island, con Lorenzo che vince il Gran Premio d’Australia di MotoGp e riapre ufficialmente il campionato del Mondo 2013. Il campione in carica della classe regina approfitta meglio di tutti della direttiva del cambio gomme/moto e domina la gara praticamente dall’inizio alla fine, agevolato anche dal disastro Honda che interpreta male, al contrario, suddetta direttiva e fa rientrare il suo pilota Marc Marquez con un giro di ritardo ai box; bandiera nera per il leader provvisorio del campionato e conseguente squalifica. Secondo posto per Dani Pedrosa su Honda Repsol, davanti ad un ottimo Valentino Rossi che torna sul podio due settimane esatte dopo il terzo posto ottenuto al Gp d’Aragona, oltre che per la sesta volta in stagione. Dietro il Dottore, la Yamaha Tech 3 di Cal Crutchlow e la Honda Gresini di Bautista. Al sesto posto si piazza l’inglese Smith con la sua Honda MotoGp, mentre settimo è Hayden su Ducati. A sorpresa, Iannone con la Desmosedici laboratorio beffa la l’italiana ufficiale di Dovizioso, con i due piloti che chiudono rispettivamente ottavo e nono, mentre a completare la top ten è De Puniet con la prima delle Crt. Tutto ancora in gioco per il Mondiale dunque, quando mancano solo due gare al termine della stagione: prossima tappa a Motegi, in Giappone, per la terza gara di fila in appena tre settimanae, mentre il gran finale è in programma il 10 novembre a Valencia, in Spagna. Marquez sperava di chiudere i giochi già in Australia, invece la MotoGp darà emozioni fino all’ultima curva. Dopo l’ultimo weekend il campionato si riapre, considerando che ora sono 18 i punti di differenza tra Marc Marquez (298) e Jorge Lorenzo (280). In Giappone Marquez potrà festeggiare il titolo iridato se vincerà la gara e  se Lorenzo terminerà in terza posizione. Non è ancora detta quindi l’ultima parola.

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