di Filippo Gherardi
Alla fine Scott Dixon ce l’ha fatta. Il trentatreenne pilota neozelandese chiude al quinto posto nell’ultima gara in programma sull’ovale californiano di Fontana, e con questo risultato si aggiudica il suo terzo campionato Indy Car, dopo quelli ottenuti nel 2003 e nel 2008. L’ultima fatica in calendario rispecchia per equilibrio, incertezza e spettacolarità l’intero andamento della stagione. Alla fine a spuntarla è Will Power, al terzo successo stagionale e secondo di fila, che dopo aver conquistato la pole position ed essere scivolato a metà classifica nel corso della fase centrale della gara è riuscito a riportarsi davanti a tutti con una tattica intelligente aiutata, tra le altre, anche dai tanti ritiri occorsi. Alle sue spalle, sul podio, Ed Carpenter e Tony Kaanan, mentre in totale sono soltanto 8 le vetture ad aver terminato la corsa. Gara accorta, al contrario, quella di Dixon, a cui come detto è bastato un quinto posto per avere la meglio in campionato su un battagliero Helio Castroneves, capace di recuperare dal dodicesimo posto in griglia fino al secondo provvisorio, al giro 32, alle spalle di Ryan Hunter-Reay. Poi però un grossolano errore dal muretto del Team Penske ed un incidente con Charlie Kimball lo relegano al sesto posto e al secondo finale nel campionato, in entrambi i casi subito alle spalle di Scott Dixon.