di Maurizio Elviretti
Dirigenti ed esperti del settore automobilistico si sono riuniti giovedì scorso a negli States, precisamente a Washington, per discutere sul tema: “I Benefici della tecnologia Connected Car per la Sicurezza”. Organizzato dall’Ambasciata Svedese e da Volvo Car Group, il seminario ha analizzato i vantaggi in termini di sicurezza dei veicoli connessi e le sfide affrontate da un settore industriale desideroso di trovare una linea comune sulla questione delle automobili senza conducente. L’incontro si è concentrato su argomenti, come la sicurezza informatica, la legislazione in materia, l’infrastruttura e le implicazioni ambientali, temi che hanno attirato un pubblico interessato a discutere il futuro di una tecnologia che ha attirato l’attenzione degli automobilisti in tutto il mondo. Consentire ai mezzi di comunicare fra loro e con l’infrastruttura stradale apre le porte ad opportunità superlative, come ad esempio la condivisione e l’invio di informazioni, d’importanza fondamentale per creare i presupposti per una guida più sicura e più confortevole. Ricevere informazioni come ad esempio l’aggiornamento su blocchi stradali temporanei, traffico lento a causa di incidente e veicoli di soccorso in avvicinamento, può aiutare gli automobilisti ad adottare comportamenti di guida più consapevoli grazie al supporto di questa tecnologia orientata al consumatore. La Casa ha colto anche l’occasione per dimostrare i risultati ottenuti finora, organizzando una dimostrazione nel traffico del suo Adaptive Cruise Control con sterzata assistita: il dispositivo permette alla vettura di seguire il veicolo che precede in coda, fino a una velocità massima di 50 km/h. Grazie alle informazioni raccolte da telecamere e radar, la Volvo “autonoma” si tiene a una distanza prefissata da chi c’è davanti e sterza da sola per restare nella corsia di marcia. Il Costruttore non è solo in questa grande innovazione: la Volvo è già ricorsa al sostanziale aiuto del Massachusetts Institute of Technology per valutare il livello di stanchezza, lo stress e le condizioni cardiache di chi è al volante.