di Germana Condò
È stato approvato recentemente lo schema di disegno di legge delega per la riforma del Codice della Strada. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Lupi ha spiegato in conferenza stampa quali saranno tutte le modifiche previste e gli obiettivi che si intendono raggiungere. Il primo di questi si riassume in una parola: semplificazione. A partire dal numero degli articoli del CdS che attualmente sono 240, oltre ai 408 del regolamento di esecuzione, oggetto di 70 interventi legislativi fino ad oggi. Si provvederà ad una riduzione drastica del numero degli articoli, mettendo mano a tutte quelle disposizioni che arrecano confusione e difficoltà di interpretazione. Tutto quanto rimanderà alla normativa europea, in continua evoluzione, sarà inserito nel regolamento di esecuzione, modificabile con più semplicità. Un intervento importante riguarderà le patenti dei minorenni che diventeranno uguali in tutto e per tutto alla comune patente a punti, che attualmente non possono essere sospese o ritirate. Altra iniziativa necessaria ad aumentare la sicurezza nelle strade, sarà l’investimento nella formazione degli automobilisti, a cominciare dall’età scolare, attraverso l’introduzione dell’educazione stradale nel programma didattico. Particolare attenzione è rivolta ai guidatori delle due ruote, in considerazione del gran numero di incidenti registrati, le cui vittime sono ciclisti e motociclisti. Il Ministro dei Trasporti ha parlato di modifiche alla segnaletica e di una manutenzione più accurata delle strade, riportando l’esempio del guard rail, la cui forma dovrà essere ripensata (sia di quelli in cemento che in ferro), in quanto costituiscono la maggior causa di infortuni dopo una caduta dal mezzo a due ruote. Per rendere più visibili i ciclisti, probabilmente si renderà obbligatorio per loro l’uso del gilet retroriflettente. Per quanto riguarda le multe è previsto un inasprimento per gli automobilisti indisciplinati e recidivi, mentre si troverà il modo di premiare i virtuosi. Con l’entrata in vigore del Decreto Fare, le multe pagate entro i cinque giorni dalla contestazione (senza attendere la notifica), saranno scontate del 30%. Chi sceglierà questa soluzione risparmierà qualche soldo ma rinuncerà alla possibilità di presentare ricorso. I ricorsi dovranno essere semplificati e armonizzati. Ad oggi le forme di ricorso previste sono quella innanzi al Giudice di Pace e quella davanti al Prefetto. In questo secondo caso, qualora il Prefetto stabilisca il torto del ricorrente, l’importo della multa è raddoppiato, cosa che non accade in caso di ricorso rigettato dal GdP. Non è ancora chiaro se una delle due forme verrà soppressa o se verranno unificate in una sola, rivedendone i termini e le modalità. Formalmente l’approvazione del disegno di legge sarebbe ancora ad uno stadio preliminare, dovendo essere sottoposto alla verifica della Conferenza Stato-Regioni, ma con questo schema, stante l’urgenza riformare il CdS dichiarata dal Ministero, si potrebbe arrivare anche a presentare direttamente il disegno di legge in Parlamento. Per effettuare rilievi tecnici su incidenti stradali non gravi (senza feriti), è prevista l’introduzione di ausiliari privati che, in vece delle forze dell’ordine preposte, potranno essere chiamati da uno dei conducenti coinvolto in un sinistro per effettuare rilievi sulle posizioni delle auto, scattare foto e redigere un verbale da produrre alle assicurazioni. Le spese saranno interamente a carico dei privati.