Motocross, la settima sinfonia di Cairoli

 

della Redazione

 

Antonio “Tony” Cairoli compierà 28 anni il prossimo 23 settembre, ma analizzando i numeri e i successi della sua carriera da “fenomeno” del Motocross, allora si ha l’impressione di trovarsi di fronte ad un pilota ben più avanti con gli anni. Ieri Cairoli, dopo aver vinto la prima manche del Gp di Gran Bretagna a Matterley Basin, ha conquistato il suo settimo titolo mondiale, inanellando il diciannovesimo acuto stagionale su trentadue gare complessive. Numeri eccezionali che, tuttavia, acquisiscono un profilo di normalità se inseriti nel palmarès di un pilota capace di salire in carriera sul gradino più alto del podio ben 63 volte. La storia di Cairoli comincia, risultati e vittorie alla mano, nell’ormai lontano 2001, quando alla giovanissima età di sedici anni conquista il titolo italiano Cadetti. L’anno dopo l’affermazione nella categoria Junior, prima dell’avvento (nel 2004 ndr) tra i professionisti del Motocross. Nel 2005 primo alloro mondiale, in sella alla Yamaha e nella categoria MX2, bissato nel 2007. Con la moto giapponese Cairoli manda a referto anche due titoli italiani e due europei nella Supercross, oltre che, nel 2009, il primo trionfo in MX1. Nel 2010 l’approdo alla KTM con cui il centauro di Patti in quattro stagioni non ha sbagliato davvero nulla, vincendo quattro mondiali in MX1 e diventando una vera e propria leggenda di questo sport. Ora il suo obiettivo non può non essere Stefan Everts, pilota belga recordman di titoli mondiali vinti nella storia del Motocross con ben 10 affermazioni.

Lascia un Commento